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NAPOLI – Concorsone del Comune di Napoli, a due giorni dalla pubblicazione del bando che va alla ricerca di 1394 nuovi dipendenti, c’è già chi è pronto ad impugnarlo. Si tratta dell’Ordine e del sindacato dei giornalisti.

“Su oltre mille nuove assunzioni al Comune di Napoli neanche una è prevista per l’ufficio stampa. Una scelta incomprensibile visto che da anni, per questi ruoli, insieme al personale strutturato, vengono utilizzati giornalisti con contratti da precari, di staff o comunque non adeguati alla funzione – si legge in una nota del Sugc, il Sindacato Unitario dei Giornalisti Campani guidato da Claudio SilvestriNon vorremmo che l’assunzione di giornalisti sia, invece, malcelata dietro quella dei comunicatori. In tal caso, ci sarebbe una violazione di quanto previsto dalla legge 150. Il Sugc ha affidato al proprio ufficio legale la valutazione del bando ed è pronto ad impugnarlo”.

Ottavio Lucarelli, presidente della sezione campana dell’Ordine dei Giornalisti, invece, con un post su Facebook, la mette così: “Bisogna bloccare i concorsi di Ferragosto al Comune di Napoli: ci sono 16 posti nel settore comunicazione, dal dirigente fino agli istruttori di comunicazione-informazione, con competenze tipiche quindi del giornalista, ma per il Comune di Napoli non è necessaria l’iscrizione all’Albo”.

Per questo, “il bando va immediatamente bloccato e riscritto inserendo i requisiti previsti dalla legge 150 del 2000. Il bando, pubblicato su Gazzetta ufficiale e sul sito istituzionale del Comune, non prevede in alcun caso l’iscrizione all’Albo dei Giornalisti e l’Ordine della Campania ne chiede pertanto l’immediata sospensione con l’inserimento dell’iscrizione tra i requisiti per l’ammissione”.

Ma non è questo l’unico errore che ravvisa l’Ordine per il concorso le cui domande di partecipazione possono essere inostrate fino all’8 settembre prossimo: “Sorprende che tra i requisiti per il ruolo di dirigente siano previste lauree come la Disciplina di arti, musica, spettacolo ma non la laurea in Giurisprudenza – fa presente Lucarelli – Il Comune di Napoli vuole, come dirigente dell’area Comunicazione, una persona esperta di arte ma che ignori le fondamenta del diritto?”

Intanto, ha chiesto ufficialmente chiarimenti sul concorso anche il consigliere comunale Nino Simeone: oltre che sullo stesso punto sollevato dai giornalisti, anche su quello inerente la quota disabili