Napoli – Nell’ambito della Mostra “Don Chisciotte tra Napoli, Caserta e il Quirinale: i cartoni e gli arazzi”, a cura di Mauro Epifani e Encarnacion Sanchez Garcia (Palazzo Reale di Napoli 19 maggio – 6 settembre 2022) il Teatro di San Carlo offre un raro concerto di musiche del Settecento perfettamente in sintonia con il tema della Mostra.
Saranno infatti eseguite Arie e Scene d’assieme dal Don Chisciotte della Mancia, opera comica su testo di Giambattista Lorenzi, musicata da Giovanni Paisiello. L’opera ebbe la prima al Teatro dei Fiorentini di Napoli nel 1769, quasi contemporaneamente alla realizzazione del ciclo di arazzi sulle avventure di Don Chisciotte commissionato dal re di Napoli, a riprova di un grande interesse della capitale borbonica per la materia fantastica creata da Cervantes nel secolo precedente.
Il concerto sarà eseguito dagli Allievi dell’Accademia di Canto Lirico del Teatro di San Carlo, sotto la direzione del grande soprano Mariella Devia, con l’accompagnamento al pianoforte di Luca Spinosa.
Introdurrà il concerto Dinko Fabris, musicologo responsabile scientifico del Dipartimento di ricerca e comunicazione del Teatro di San Carlo. Al concerto si accede gratuitamente fino ad esaurimento posti.
«Siamo orgogliosi di presentare il primo concerto della nostra Accademia di Canto Lirico a Palazzo Reale e nell’ambito di una Mostra così prestigiosa – afferma il sovrintendente Stéphane Lissner. Fa parte della mission di un Teatro come il San Carlo – continua il sovrintendente – non solo trasmettere alle giovani generazioni il patrimonio musicale del Settecento napoletano e del Belcanto, ma anche formare i talenti del futuro. In questo senso gli allievi della nostra Accademia, diretta da Ilias Tzempetonidis hanno avuto la fortuna di avere come guida una grande interprete del Belcanto come Mariella Devia».
«Questa iniziativa condivisa con il Teatro di San Carlo rappresenta l’inizio di una fruttuosa collaborazione. La musica che riecheggia nel Palazzo ci riporta ai fasti del periodo borbonico, facendoci rivivere le atmosfere del tempo – afferma il direttore di Palazzo Reale, Mario Epifani –. Nella mostra dedicata a Don Chisciotte è esposto lo spartito di Paisiello proveniente dal Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli, a testimonianza dell’interesse che all’epoca suscitava il racconto dell’ingenioso hidalgo manifestato attraverso varie forme d’arte: la musica, la manifattura degli arazzi, i dipinti e la letteratura».