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Per i parchi cittadini, il Comune di Napoli apre le porte ai privati. Lo prevede la bozza del regolamento del Verde, dove l’articolo 31 disciplina contratti di concessione e partenariato pubblico-privato. Già in passato, il tema ha trovato l’opposizione di alcune sigle ambientaliste. Ed è fra quelli toccati oggi in commissione Verde, presieduta da Fiorella Saggese, nell’ambito dell’esame della bozza. “Questo è un punto nodale per migliorare i processi di cura e manutenzione del verde – spiega l’assessore al ramo Vincenzo Santagada -, soprattutto in un momento in cui per la prima volta l’amministrazione è impegnata nella riqualificazione di 13-14 parchi”.

L’assessore al Verde non usa giri di parole. “Dopo questo grosso investimento – dice – è necessario anche trovare modalità nuove, che possono vedere il coinvolgimento di associazioni e strutture private, ma sempre con il pieno monitoraggio dell’amministrazione pubblica“. Sul punto, Santagada annuncia altri confronti con i dirigenti comunali. “In modo – aggiunge – da trovare la strada migliore per trovare quel giusto equilibrio tra l’attività offerta dai privati e il monitoraggio che deve rimanere in capo all’amministrazione“.

Anche Saggese si propone “di arrivare con un approfondimento maggiore e con le idee più chiare”. Nelle osservazioni inviate all’assessorato, la commissione ha chiesto chiarezza sul termine ‘concessione’. “Se si stipula un contratto, chi è il gestore del parco?” si domanda. E si suggerisce perfino un cambio terminologico. Invece di concessione, la locuzione “Patti di collaborazione con i privati”, considerata meno equivoca. Dall’amministrazione sembrano arrivare rassicurazioni sulla gestione: resterebbe pubblica. Altra richiesta della commissione: inserire nell’articolo 31 (lettera E) l’esplicita previsione di un’autorizzazione del gestore, per gli eventi organizzati dal concessionario privato. Un’istanza su cui concorda Paolo Cupo, responsabile del settore Grandi parchi urbani. “Andrebbe specificato – afferma il dirigente – che il Comune si può riservare comunque il nulla osta per le singole manifestazioni”. Per Saggese, infatti, “se non si mette un paletto, ciò può andare a danno dell’ecosistema del parco”. Ma nel mondo ambientalista, c’è chi vorrebbe sbarrare del tutto l’ingresso ai privati.