Il Comune di Napoli ha 11 dipendenti per l’Ufficio Stampa, ma nell’ultimo biennio ha speso centinaia di migliaia di euro per ‘esternalizzare’ parte della comunicazione. La svolta si è concentrata nei settori cultura e turismo, in occasione dei vari eventi. L’obiettivo, come recita una atto del 2023, è basare “le attività di promozione e comunicazione” sulla divulgazione massiva delle manifestazioni. E non basterebbero le sole risorse interne, a quanto par di capire. Una visione adottata nell’ambito della discrezionalità amministrativa. E allora via con gli appalti, andati a diverse aziende.
L’ultimo, un affidamento diretto, prevede un supporto all’ufficio stampa comunale, nonché l’animazione dei social network per la programmazione culturale del Comune. Importo: 158.600 Iva compresa. Talvolta sono state utilizzati fondi trasferiti dalla Città metropolitana. A dettare la linea, come ribadisce la determina, è il sindaco Manfredi. “Si rende necessario – afferma una sua nota – porre in essere un’organica azione di comunicazione a supporto della programmazione 2024 delle attività culturali”. A Palazzo San Giacomo, in sostanza, c’è una gran voglia di comunicare. Anzi è proprio considerata strategica. Secondo l’amministrazione, “la presenza sui media locali e nazionali e sui principali social network (…) costituisce un efficace veicolo di promozione della proposta culturale della città”. Inoltre, “contribuisce significativamente al rafforzamento del ruolo e dell’immagine di Napoli”. L’obiettivo, inutile dirlo, è “da garantirsi attraverso l’attivazione di specifiche attività di comunicazione”. Una scelta di campo, insomma. Non limitata, peraltro, alla diffusione sui media tradizionali. Alcuni appalti comprendono attività di promozione, o realizzazione di concept, o supporto grafico. Tanto per dire.
Lo scorso aprile, un altro affidamento (84.790 euro) ha riguardato una campagna di comunicazione dedicata agli eventi e le iniziative culturali e turistiche. Ulteriori 162.277 euro è costato il servizio di ufficio stampa, social media management e sviluppo identità visiva, relativo alla programmazione culturale tra 1°ottobre e 31 dicembre 2022. E sono alcuni esempi.