Castellammare di Stabia (Na) – Nella sala stampa dello stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia, il tecnico della Juve Stabia Leonardo Colucci ha parlato in conferenza stampa della gara con il Catanzaro.
Condizione – Silipo ha preso una botta all’anca, è un contatto. Cinaglia ha un edema, non ha stiramento o contratture, dovrà passare una settimana. Maselli è a disposizione.
Clima – Sembra si venga da una sconfitta? Non bisogna chiederlo a me, sono la persona meno indicata. Ci si dimentica di come si era partiti, sto nel calcio da una vita e so come funziona. Parliamo di pallone, il calcio è un’altra cosa. Mi dispiace per i ragazzi, non per me. Non lo capisco, so solo che bisogna lavorare a testa bassa. So come funziona, per questo non mi vedete mai esultare ai gol e alle vittorie, perché poi c’è sempre un’altra partita. Le pacche sulle spalle si trasformano in pugnalate, non voglio che si diventi narcisi. Mi dispiace ma bisogna andare avanti con dignità.
Giocata – La chiedo anche io, lo dico ai ragazzi. Di solito ci si infiamma dopo la giocata di un calciatore di qualità e di ragazzi che hanno qualità ne ho a disposizione, manca la scintilla. Le cose più difficili da trasmettere sono il carattere, la voglia, la determinazione. La cattiveria agonistica non si compra, bisogna averla dentro. La cosa che mi dispiace di più è non vedere il coltello tra i denti, i duelli li vinci chi ha più cattiveria. I duelli sono fondamentali nel calcio, la maggior parte dei gol arrivano su palle rubate. Ci dobbiamo arrivare attraverso il lavoro.
Tifosi – La squadra trascina il pubblico e non viceversa. So come funziona e capisco anche i tifosi. Se a volte un ragazzo non fa determinate cose può dipendere da tanti fattori, magari non è in giornata. Possiamo portarli a ridosso degli ultimi ventidue metri, poi il resto dipende da una giocata, da una scintilla o un’intuizione.
Catanzaro – Sappiamo di affrontare una squadra forte, giocando con le giuste motivazioni e andando sempre a duemila all’ora. Sulla carta è proibitiva, ma dobbiamo andare là a giocarcela. Non è vero che non avremo nulla da perdere, in palio ci saranno tre punti e, nonostante una gara tosta, ho detto ai ragazzi di metterci qualcosa in più, provando a vincere i duelli. Spero che le ultime delusioni si trasformino in rabbia, con la consapevolezza che l’errore tecnico può starci, mentre l’errore di concetto mi fa arrabbiare.
Tattica – A me piace attaccare in avanti, bisogna vedere quanto siamo noi sulle linee di anticipo e in campo aperto. Non sono un integralista, valuto in base ai giocatori che ho a disposizione. Il difensore forte non è quello che attacca in avanti, ma quello che rincula, un difensore veloce che ti permette di giocare con quaranta metri davanti. Voglio accettare i duelli, negli ultimi venticinque metri voglia che si vada a ricomporre il reparto.
Modulo – I sistemi di gioco penalizzano determinati giocatori e ne esaltano altri. Deve essere bravo il sarto a fatti indossare l’abito adatto. Io alleno sui principi durante la settimana, sull’occupazione degli spazi che devi saper riconoscere.