Tempo di lettura: 3 minuti

L’Università Cattolica del Sacro Cuore raggiunge il più alto posto in Italia posizionandosi al quinto posto in Europa per gli studenti di scambio in uscita, seguita dall’Università Ca’ Foscari di Venezia al sesto posto. L’Università Vita-Salute San Raffaele raggiunge il terzo posto in Italia posizionandosi all’ottavo posto nella classifica Papers per Faculty, che valuta la produttività della ricerca. È seguita dal Politecnico di Bari al 12° posto. Tra i primi 30 troviamo il Politecnico di Torino al 25° posto e l’Università di Pavia al 28°. Completano la lista delle università italiane tra le prime 50 l’Università di NapoliFederico II, la Sapienza Università di Roma, il Politecnico di Milano, l’Università di Firenze e l’Università di Roma “Tor Vergata”. Altre 19 università italiane rientrano nella top 100, per un totale di 28. L’Università Vita-Salute San Raffaele è in testa alla classifica nazionale delle citazioni per articolo, che misura l’impatto della ricerca prodotta, con il 41° posto. La migliore università italiana è l’Università di Brescia, che si piazza al 137° posto. L’Università Vita-Salute San Raffaele è anche la prima università italiana per rapporto docenti/studenti, al 56° posto, seguita dal Politecnico di Bari all’86°. Il Politecnico di Milano è tra le prime 20 università europee per la sua reputazione tra i datori di lavoro, posizionandosi al 18° posto per Employer Reputation. L’Università di Bologna è la migliore, al 52° posto, seguita dal Politecnico di Torino al 53mo posto, dalla Sapienza al 57° e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore al 92mo, l’ultima università italiana tra le prime 100 in questo indicatore chiave. Le università italiane hanno registrato un miglioramento significativo nella Reputazione dei datori di lavoro, con il 65% che ha migliorato la propria posizione nell’indicatore, comprese tutte quelle classificate tra le prime 200, tranne una. Il Politecnico di Milano ottiene anche il miglior piazzamento nazionale per la percentuale di studenti internazionali, posizionandosi al 132mo posto a livello regionale, e per l’indicatore Scambio Studenti in Entrata, posizionandosi al 33mo posto a livello europeo. Sapienza – Università di Roma è l’università italiana più considerata dagli accademici internazionali, con un 16° posto in questo indicatore chiave. L’Università di Bologna è l’altra università nazionale ad entrare nella top 20, posizionandosi al 17° posto. Sapienza è anche la prima università italiana nell’indicatore Employment Outcome, con il 27° posto, a testimonianza della capacità occupazionale dei suoi laureati. Le altre università italiane tra le prime 100 seguono a distanza, con Bologna al 79° posto, il Politecnico di Milano all’83° e l’Università di Torino all’87°. L’Università di Bologna entra nella top 50 per la Sostenibilità, raggiungendo la 49a posizione, un riconoscimento del suo impegno nell’insegnamento, nella ricerca e nell’implementazione di pratiche sostenibili. L’Università di Padova è l’altra università italiana a comparire tra le prime 50 in questo obiettivo di performance. Altre sette università entrano nella top 100. Ben Sowter, vicepresidente senior di QS, ha commentato: “La seconda edizione del QS World University Rankings: Europe conferma i punti di forza dell’Italia nella produttività della ricerca e nella collaborazione, evidenziando la dedizione delle università del Paese all’attuazione dell’agenda della sostenibilità”.