Napoli – Napoli, anni ’80, post terremoto. Don Otello è un uomo, figlio di genitori di umili origini e contadino in giovanissima età; egli, fiero delle sue origini, ha ricevuto un’istruzione ed ha avuto il compito di “comandare” un quartiere della città. Otello e Desdemona si sono sposati segretamente ma la verità viene rivelata da Iago. Iago, infido alfiere di Don Otello, prova in ogni modo a far destituire Cassio, giovane luogotenente di Otello, con uno stratagemma meschino. Otello viene convinto da Iago che Desdemona lo abbia tradito. Iago altro non ha fatto che difendere falsamente Cassio, fingendo apertamente e ingannando. Otello è, così, travolto da una gelosia incontrollabile.
In una scena scarna, uno “spazio scenico” o un “non luogo”, con pochi elementi, danneggiati, “caduti”, macerie di un terremoto che ha distrutto l’anima di una città e dei suoi personaggi, si muovono tre figure: Otello, il “capo”, un po’ rude, ma dolce innamorato; Desdemona, giovane donna, moglie di Otello, innamorata e incapace di vedere gli inganni; ed infine Iago, fidato alfiere di Otello, attore-regista del dramma, che muove i fili dei personaggi ed egli stesso “interprete” di altri personaggi. Iago, a volte, sembra uno schizofrenico (forse un pazzo e tutta la storia è solo nella sua mente?); spesso si rivolge al pubblico, come se si rivolgesse a persone immaginarie, in cerca di approvazione. I tre personaggi danno vita ad una “sceneggiata” napoletana, con il classico trio, isso, essa e ‘o malamente.
Il CineClub Teatro Materdei sorge nel quartiere Materdei. E’ una sala storica, nata nel dopoguerra, che conserva ancora l’arredamento d’epoca con sedie e porte in legno. Al suo interno, si possono ammirare macchine di proiezione in pellicola di un tempo e una mostra di manifesti cinematografici di film napoletani. La sala, ex Cinema Materdei, chiusa per trent’anni, è stata riaperta nel Novembre 2021, grazie all’Associazione Nuovo Cinema Paradiso e gestita da Alberto Bruno e Vittorio Adinolfi.