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Si era fatto consegnare 2.000 euro per “restituire” l’auto rubata. E non si era preoccupato di mettere in atto la condotta illegale nonostante fosse sottoposto all’obbligo di soggiorno. Per questo motivo, i carabinieri della sezione operativa del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Castellammare di Stabia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina. In manette è finito un uomo di 35 anni (del quale non sono state fornite altre generalità): è accusato di estorsione aggravata.

Il trentacinquenne, stando alle risultanze investigative, avrebbe costretto un uomo di Pagani (Salerno) a consegnargli 2.000 euro per “ritrovare” la vettura della madre, in precedenza rubata. Il veicolo era stato oggetto di furto l’8 ottobre scorso a Castellammare di Stabia ed era stato ritrovato, parzialmente danneggiato, dalla vittima il giorno seguente a Santa Maria la Carità. Decisive, nella circostanza le immagini di videosorveglianza e le testimonianze raccolte. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato portato nel carcere napoletano di Poggioreale.