Accompagnato dai suoi legali, l’ex senatore di Forza Italia Luigi Cesaro si è costituito e va agli arresti domiciliari per concorso in associazione camorristica. – lo riportano su Repubblica Napoli i giornalisti Dario Del Porto e Conchita Sannino – Dopo l’insediamento delle nuove Camere, è venuto meno lo scudo dell’immunità parlamentare che aveva bloccato l’efficacia dell’ordinanza firmata due anni fa dalla giudice Maria Luisa Miranda nell’ambito delle indagini condotte dai carabinieri del Ros e coordinata dalle pm Giuseppina Loreto e Antonella Serio che ipotizza collusioni con il clan Puca di Sant’Antimo. Nei prossimi giorni sarà fissato l’interrogatorio di garanzia.
“Confermiamo che il senatore Luigi Cesaro, in coerenza con le scelte adottate da tempo in ordine alla rinuncia alla candidatura e pertanto all’immunità parlamentare, si è recato, da noi accompagnato, presso i carabinieri per consentire l’immediata notifica e l’esecuzione dell’ordinanza cautelare a suo carico”. Lo hanno affermato il professor Alfonso Furgiuele e l’avvocato Michele Sanseverino difensori del senatore. “Da questo momento – aggiungono i legali – il nostro assistito potrà dedicarsi interamente alla propria vicenda processuale ponendosi completamente a disposizione dell’autorità giudiziaria per contribuire all’accertamento della verità e fornire tutti i chiarimenti necessari a dimostrare la propria estraneità ai fatti contestatigli”.
L’indagine riavvolge il nastro e riporta Cesaro nella sua città, Sant’Antimo, disegnando lo scenario allarmante di un “accordo a quattro mani” sancito fra il clan camorristico Puca e la famiglia del parlamentare. Un patto che aveva come obiettivo il condizionamento del voto e il controllo dell’amministrazione comunale. Alle spalle di questa intesa, un “regista dietro le quinte”: Giggino, appunto, ritenuto ancora oggi dagli inquirenti “in grado di mantenere contatti con le realtà criminali” sul territorio.