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Case popolari Acer, protesta sotto la Regione Campania per gli aumenti boom dei fitti. “Una famiglia monoreddito si è vista raddoppiare il canone” afferma Gaetano Oliva, segretario di Sila Federinquilini. La manifestazione contesta la riforma dei criteri di calcolo, per il canone di locazione. Una novità in vigore dal 1 gennaio. “È contro lavoratori dipendenti e pensionati” tuona il sindacalista.

Una delegazione di manifestanti è ricevuta dall’assessore Bruno Discepolo. “Abbiamo ribadito la richiesta di ritirare tutto – spiega Giovanna Lo Giudice, consigliera municipale di Soccavo Pianura -, lui si è giustificato dicendo che questi soldi devono entrare per la manutenzione delle abitazioni”. A sentire gli umori giù, le parti restano distanti. E tra gli inquilini serpeggia il malumore. “Sapete che viviamo nei palazzi con i ratti?” sostiene una signora di Soccavo. Le parole ricorrenti qui sono “degrado” e “mancanza di vivibilità. “E poi ci aumentano il pigione” sottolinea la donna.

Un’altra inquilina di Miano denuncia “infiltrazioni” d’acqua nei fabbricati. “La manutenzione non è mai stata fatta – incalza Lo Giudice -, c’è gente che ancora vive in appartamenti angusti”. L’Acer, dal canto suo, giustifica molti rincari con la mancata presentazione dell’Isee. Se manca la documentazione reddituale, scattano le aliquote massime. “Non ci hanno saputo spiegare i motivi degli aumenti” insiste Oliva. Il sindacalista ragiona: “Prima prendono i soldi e poi dicono che faranno le manutenzioni, ma le cose dovrebbero essere contemporanee”. Con la Regione, la fumata pare proprio grigia. Federinquilini però annuncia un altro sit-in, nei prossimi giorni. Stavolta fuori al consiglio regionale.