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Sono già 40 le aziende di Ischia che hanno attivato le procedure fallimentari in conseguenza della alluvione. Il dato è stato fornito dal sindaco di Forio, Francesco Del Deo, sentito oggi dalla Commissione Ambiente della Camera. Del Deo, che ricopre anche la carica di presidente dell’Ancim (l’associazione dei comuni delle isole minori) ha chiesto leggi ad hoc per l’emergenza e maggiori poteri al commissario Legnini oltre all’avvio immediato delle manutenzione degli alvei e dei sistemi di sicurezza idrogeologica strutturali.

Il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, ha detto che l’isola è letteralmente in ginocchio dopo l’ennesimo disastro e che tutti e sei i comuni ischitani dovranno essere ricompresi nel disegno di legge per le misure di sostegno post alluvione. “Abbiamo il dovere morale di dare una casa agli sfollati di Casamicciola” ha aggiunto il sindaco del più piccolo dei comuni isolani, secondo cui “la ricostruzione deve andare di pari passo con la messa in sicurezza del territorio, ma Ischia non deve finire nel dimenticatoio”.

In audizione anche la commissaria prefettizia di Casamicciola, Simonetta Calcaterra, che ha chiesto misure congrue e sufficienti per le attività turistiche, commerciali e per i lavoratori autonomi ricordando che la popolazione è stata già colpita duramente dal terremoto di cinque anni fa ed una mancata risposta dello Stato a tali istanze aumenterebbe la sfiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Ha poi affermato che nel comune incombono tuttora pericoli oggettivi che bloccano di continuo le strade, il porto, le scuole e qualsiasi attività produttiva.