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Abbiamo scelto di realizzare questo carro per dire ai ragazzi di non sbagliare, e scegliere una strada migliore”. Così gli artefici del carro allegorico che raffigura la Statua della Libertà che sovrasta un carcere, ma con in mano un mitra al posto della fiaccola, spiegavano la loro scelta in un video dello scorso 23 febbraio postato su Fb dalla locale ProLoco di Acerra.
Sono 7, 8 anni che presentiamo i nostri carri – sottolineano nel video, mentre tinteggiano le pareti del finto carcere – cercando di coinvolgere i ragazzi, anche quelli più piccoli, e per cercare di non farli sbagliare, e scegliere una strada migliore”.
La ‘paranza’ degli autori, riconducibile al rione Gescal di Acerra, è solo una delle sette associazioni che hanno preparato i carri sfilati per le strade della città nei tre giorni di festa per il Carnevale acerrano. Tutti carri in cui, ricorda un ex amministratore locale, non si è però ricordata la maschera che vanta i natali proprio ad Acerra: Pulcinella.
Potevamo mai diventare Capitale della Cultura – si è chiesto Pasquale D’Antò, ex assessore cittadino ed esponente del Pd locale – se per primi abbiamo abbandonato le nostre onorate origini contadine ed il nostro concittadino Pulcinella? Nessuno lo ha ricordato, e tutti i turisti venuti per il nostro carnevale non si sono accorti che siamo il Paese di Pulcinella”.
 
Foto tratta dalla pagina della Pro Loco Acerra.