NAPOLI – Oltre 40.000 firmatari per non far chiudere il reparto di terapia del dolore del Cardarelli. Nel giro di una decina di giorni è il risultato dell’appello lanciato su change.org dalla consigliera comunale di Forza Italia Iris Savastano.
Anche la politica scende in campo, quindi, per una problematica assai avvertita in città. La chiusura del reparto è prevista per questo mese, eppure si tratta del primo centro per le cure palliative dell’Italia Centro-Meridionale. “Un reparto – si legge nell’appello della Savastano – che ha offerto nel corso di tanti anni un servizio di qualità soddisfacendo un bisogno reale”.
Da ottobre, i malati terminali dovrebbero essere seguiti a domicilio. Ma l’esponente di Forza Italia si chiede se, nel concreto, tutte le loro famiglie avranno la possibilità di attivare la procedura prevista. “Il protocollo per l’assistenza domiciliare – spiega la Savastano – prevede la presenza di un infermiere che fa visita al paziente una volta ogni due giorni e del medico una volta ogni 10 – 15 giorni. Ma questo tipo di assistenza è inefficiente per un paziente terminale che deve essere assistito senza sosta”.
La problematica, poi, si fa ancora più particolare nel caso di persone sole o che hanno abitazioni non idonee all’espletamento di tale servizio. “Per questo – conclude la capogruppo forzista – Il più grande ospedale del Mezzogiorno non può ignorare il problema del fine vita: i malati terminali non sono malati di serie B e meritano di essere assistiti fino alla fine nel modo migliore”.
Per chi volesse aderire alla petizione il link è questo: https://www.change.org/p/non-chiudete-il-reparto-di-terapia-del-dolore-del-cardarelli-firma-anche-tu