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Napoli – Ancora forti tensioni, nel carcere napoletano di Poggioreale, determinate dal pochissimo personale sanitario che espleta in maniera stoica le proprie mansioni: l’enorme mole di lavoro per l’ormai storico problema del sovraffollamento, viene portato a termine con grosse difficoltà e critici ritardi che creano elevato disagio a chi in carcere è preposto a mantenere l’ordine e la sicurezza per l’incolumità di tutti”. Lo denuncia, in una nota, Luigi Castaldo, segretario regionale Campania Asppe confederata Consipe (confederazione sindacati Polizia Penitenziaria).
All’ordine del giorno – prosegue il sindacalista – si verificano proteste e rimostranze di vario genere. Solo con deontologia ed alto senso del dovere si riesce a calmare gli animi. Il numero degli infermieri e dei medici che lavorano a Poggioreale è a dir poco esiguo e definirli ‘eroici’ risulta addirittura limitativo, viste le turnazioni massacranti e il periodo pandemico ancora in atto”.
Castaldo chiede un intervento tempestivo al direttore generale dell’Asl Napoli Ciro Verdoliva e al governatore della Campania Vincenzo De Luca, “per garantire maggiori risorse sanitarie principalmente per la tutela della salute di tutti a vantaggio dell’interesse collettivo”.