Napoli – Dopo Chiari nel 2020 e Vibo Valentia nel 2021, è Ivrea la Capitale Italiana del Libro 2022. Lo ha comunicato al ministro della Cultura, Dario Franceschini, pochi minuti fa, in diretta sul sito del ministero, insieme al presidente della Giuria, Marino Sinibaldi. “E’ un momento positivo per il libro e per la lettura” ha detto il ministro. “Ci sono, dopo anni negativi, dei dati di crescita numerica per le vendite, con molte differenze territoriali, però credo veramente che l’azione migliore sia quella di lavorare attorno alla crescita del numero dei lettori attraverso molte iniziative”.
“Funzionano le fiere dei libri, funzionano le feste, la campagna di promozione e le misure che abbiamo messo in atto, alcune importanti quest’anno come 30 milioni di euro ripetuti due volte, che adesso saranno permanenti, perché le biblioteche acquistino libri da librerie del territorio, la App18, il tax credit librerie. Sono molte misure che vanno a sostegno, ma serve un impegno di tutti. Quindi davvero la Capitale italiana del Libro è un meccanismo virtuoso che, come è capitato per la Capitale italiana della Cultura, crescerà anno per anno” ha spiegato Franceschini. E, dopo aver ringraziato i sindaci e i comuni delle altre città finaliste Aliano, Barletta, Costa di Rovigo, Nola, Pistoia, Pescara e Pordenone, per aver partecipato, il ministro ha sottolineato: “E’ un meccanismo importante, con il tempo si capirà che è un titolo anche essere stati finalisti. E’ già così nella Capitale italiana della Cultura. Vince una ma tutte le altre si fregiano del titolo tutto l’anno. Viva Ivrea, viva la Capitale Italiana del libro”.