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Napoli – Il Reale Yacht Club Canottieri Savoia sfiora l’en plein ai Mondiali giovanili di canottaggio, che si sono tenuti lo scorso fine settimana a Varese. Quattro dei cinque atleti napoletani presenti alla rassegna iridata hanno conquistato una medaglia: si tratta di Antonio Zaffiro, Aniello Sabbatino e Volodymyr Kuflyk, bronzo nel “quattro con” under 23; e di Santo Zaffiro, argento nel “quattro con” under 19. Giorgio Maddaloni ha invece chiuso al quarto posto in “quattro senza”, giù dal podio soltanto per un secondo. 

Nell’under 23, fantastica prestazione dello scafo azzurro, sul quale oltre ai tre tesserati del club di Santa Lucia sono saliti Ivan Galimberti (SC Lario) e il timoniere Filippo Wiesenfeld (CC Saturnia): partenza velocissima dell’Italia, prima al passaggio dei 500 metri iniziali. Azzurri che hanno resistito all’attacco della Gran Bretagna ai 1000 metri, poi gli inglesi sono scappati via mentre gli Stati Uniti hanno agguantato il secondo posto negli ultimi metri. 

Si è trattato della prima medaglia mondiale per Zaffiro e Kuflyk, che ne aveva vinte due agli Europei. Sabbatino, invece, passato in Marina Militare e all’ultima gara in bianco blu, ha centrato la medaglia mondiale dopo il titolo italiano. 

Nell’under 19, Santo Zaffiro è salito sul secondo gradino del podio insieme a Jacopo Sartori (Fiamme Gialle), Nicola Mancini (SC Pontedera), Giulio Zuccalà (SC Lario) e il timoniere Lorenzo Fanchi (C Varese). Santo quest’anno aveva già conquistato la medaglia europea e due bronzi al Memorial D’Aloja. I ragazzi del Circolo Savoia sono allenati da Andrea Coppola e Mariano Esposito. 

“Vincere medaglie è bello, farlo con i giovanissimi lo è ancora di più”, commenta Fabrizio Cattaneo della Volta, presidente RYCC Savoia. “I risultati raggiunti a Varese sono l’ennesima conferma di quanto, negli ultimi anni, il nostro sodalizio abbia saputo creare un movimento remiero che viene visto da più parti come un esempio da seguire. Antonio, Aniello, Vlady, Santo e Giorgio sono gli ultimi esponenti; un ringraziamento in particolare va a Sabbatino, che passa in Marina Militare dopo aver difeso i nostri colori nel migliore dei modi”. 

“Canottieri è nel nostro nome, noi siamo canottieri e questi ragazzi ce lo ricordano ogni volta con le loro medaglie. Ma non finisce qui, perché alle loro spalle tantissimi ragazzi e ragazze già stanno lavorando per i prossimi anni. Un grazie a tutta la sezione guidata dal consigliere Giulio Palomba, sono orgoglioso degli allenatori che organizzano il lavoro in maniera quasi militare. Purtroppo, a Lago Patria non abbiamo una struttura all’altezza delle nostre ambizioni, ma la volontà sostituisce gran parte di queste difficoltà”.