Alcuni siti della zona dei Campi Flegrei, “hanno già un sistema di monitoraggio continuativo settimanale per verificare se ci sono stati danni legati al bradisismo e in caso di aggravamento della situazione far iniziare una limitazione degli ingressi del pubblico e dei dipendenti dei siti coinvolti”. E’ quanto emerso, tra l’altro, in occasione della riunione che si è tenuta oggi al Ministero della Cultura, per valutare le conseguenze sul patrimonio artistico-culturale del fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei, in una zona densa di siti archeologici.
“Nel corso dell’incontro – riferisce il Mic – è stato fatto il punto sulle attività che sono state messe in atto da parte del Ministero nel corso degli ultimi anni e di quelle che dovranno essere svolte a partire dai prossimi giorni”.
Nel corso della riunione che si è tenuta al Ministero della Cultura per valutare le conseguenze sul patrimonio artistico-culturale del fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei, è anche emersa la “necessità di elaborare un programma più specifico, di settore, su un’area più ristretta rispetto all’area rossa vulcanica, che permetta l’individuazione dei beni a rischio che richiedono misure di messa in sicurezza in sito, oppure, ove possibile, il loro trasferimento in luoghi sicuri a seconda dello stato di allerta”. Lo riferisce il Mic in una nota in cui è stato fatto il punto sulle attività che sono state messe in atto da parte del Ministero nel corso degli ultimi anni e di quelle che dovranno essere svolte a partire dai prossimi giorni. La Protezione Civile nazionale, inoltre, “ha richiesto un piano generale sui beni culturali, non solo quelli di competenza del MiC”.
Alla riunione che si è tenuta oggi al Ministero della Cultura per valutare le conseguenze sul patrimonio artistico-culturale del fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei, “ha portato il saluto anche il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha sottolineato l’importante lavoro svolto dal Ministro Nello Musumeci e che, in questi casi, prima di qualsiasi altra azione è necessario salvare e mettere al sicuro le persone e poi i beni culturali del nostro patrimonio”. Lo riferisce una nota del Mic.
Alla riunione, coordinata dal Capo di Gabinetto, Francesco Gilioli, e dal Vice Capo di Gabinetto Vicario, Donato Luciano, hanno partecipato – riferisce la nota del Mic – Mario Turetta, Segretario generale del Ministero della Cultura; Massimo Osanna, Direttore generale Musei; Luigi La Rocca, Direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio; Teresa Elena Cinquantaquattro, Segretario regionale MiC Campania; Fabio Pagano, Direttore Parco Archeologico dei Campi Flegrei; Mariano Nuzzo, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Area metropolitana di Napoli; Francesco Gargaro, Comandante Carabinieri TPC, Luigi D’Angelo, Direttore del Servizio d’emergenza del Dipartimento di Protezione Civile; Paolo Iannelli, Soprintendente Speciale per le aree colpita dal sisma del 2016; Caterina Rubino, Direttore del Servizio Emergenza della Direzione generale Sicurezza del Patrimonio Culturale; Luca Maggi, Direttore del Servizio Sicurezza istituti e luoghi della cultura sempre della Dg Sicurezza del Patrimonio Culturale.