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“La convivenza con il rischio fa parte della contemporaneità. Se guardiamo l’Italia, di zone a rischio dove si è edificato ce ne sono tantissime: zone sismiche, bradisismiche, vulcaniche e alluvionali. È chiaro che oggi abbiamo un grande tema che è come fare a coniugare l’urbanizzazione con la gestione del rischio”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a commento delle parole espresse oggi dal ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, che nel corso di un’informativa urgente sui Campi Flegrei ha parlato di “rischio molto elevato a cui le circa 100mila persone residenti sono esposte ogni giorno”.

Manfredi ha sottolineato che coniugare urbanizzazione e gestione del rischio lo si fa “da un lato rendendo le strutture e le infrastrutture sicure, e quindi dobbiamo intervenire per continuare la messa in sicurezza che già si sta facendo sia del patrimonio pubblico che privato, che avendo sistemi di gestione dell’emergenza che siano affidabili e quindi piani d’emergenza ben strutturati”. Accanto a ciò, Manfredi ha evidenziato anche la necessità che “ci sia soprattutto un addestramento della popolazione, come si è già fatto in passato e si deve continuare a fare di più. Ci sono tutti gli strumenti tecnologici per poter fare il meglio possibile”.
Manfredi, all’indomani della riunione con la Protezione civile nazionale e i sindaci dell’area flegrea che si è svolta a Roma, ha aggiunto: “Ieri abbiamo strutturato meglio gli interventi che si stanno facendo perché li stiamo adattando a situazioni di scenario che si modificano continuamente. Abbiamo concordato insieme al Dipartimento di Protezione civile che si va avanti sulla strada di modulare gli interventi perché chiaramente ci aiuta a rispondere meglio alle esigenze della popolazione. Credo – ha concluso – che stiamo vivendo una fase complessa ma, come tutte le fasi complesse, avendo una buona organizzazione e sinergia istituzionale si può fare bene nell’interesse della sicurezza dei cittadini”.

Intanto la Regione Campania, dopo aver allestito l’area di Attesa nell’ex Base NATO di Bagnoli, nella giornata di oggi sta realizzando, su richiesta del Comune di Napoli, una nuova tendostruttura, in via Terracina (di fronte all’ospedale San Paolo), che sarà destinata ad Area di Accoglienza.

Il padiglione, di 180 metri quadri, potrà ospitare circa 50 lettini.
Da questa mattina la Protezione Civile della Regione Campania è al lavoro, grazie anche all’ausilio di 30 unità di personale della SMA Campania.
La tendostruttura, messa a disposizione dal Dipartimento di Protezione Civile, è riscaldata e utilizza un gruppo elettrogeno per la fornitura di energia elettrica.
Per garantire una adeguata illuminazione, a supporto dell’area di Accoglienza verrà installata anche una torre-faro.
Sarà presente anche un punto di prima accoglienza sanitaria dell’ASL Napoli1 Centro con due ambulatori e una ambulanza in pronta partenza, tenuto conto anche della vicinanza con l’ospedale San Paolo.
L’Area di Accoglienza sarà gestita dal Comune di Napoli con il supporto del volontariato.

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