Il terremoto di magnitudo 4,2 avvenuto nella notte ai Campi Flegrei “rientra negli eventi legati al fenomeno bradisismico. Quest’ultimo ha una relazione con la dinamica vulcanica, ma al momento non ci sono variazioni per supportare l’ipotesi che ci sia un’eruzione imminente”: lo ha detto all’ANSA Francesca Bianco, direttrice del dipartimento Vulcani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
“Al momento lo scenario di riferimento non cambia”, ha aggiunto Bianco. Resterà invariato “finché non arriveranno altri dati che indicheranno la presenza di magma in superficie”, vale a dire a una profondità di due o tre chilometri. “Attualmente – aggiunge – misure indirette indicano che il magma si trova alla profondità di circa sei chilometri”. Altre misure su questo aspetto sono in corso, ma richiederanno mesi.