Tempo di lettura: 2 minuti

I cittadini che hanno partecipato, su base volontaria, all’esercitazione ‘Exe Flegrei 2024’ per simulare l’evacuazione per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei hanno espresso generalmente giudizi positivi sebbene non sia mancato chi ha segnalato alcune criticità. Alla stazione Garibaldi di Napoli, uno dei punti di incontro e porta di uscita dalla città, sono giunti 11 bus, provenienti da Pozzuoli (qui è stato necessario chiamare un bus ulteriore vista la partecipazione superiore alle attese), Bagnoli, Soccavo e da altre aree interessate. Ad accoglierli, il personale della Protezione civile che ha spiegato le procedure e risposto alle domande dei partecipanti. Ai cittadini è stato consegnato un sacchetto contenente opuscoli informativi, un quaderno, una torica, un impermeabile, una maglietta e un porta chiavi. “È andata molto bene – ha raccontato Silvana, abitante di Bagnoli – sono stati tutti molto disponibili a darci le informazioni e a rispondere alle nostre domande. Ci stanno seguendo bene”.

Tra chi ha deciso di partecipare diverse persone anziane e anche famiglie con bambini. “Non credo che un’esercitazione debba essere perfetta perché deve servire per migliorare le procedure decise – ha detto Giovanni, arrivato in stazione con il bus da Pozzuoli e con suo figlio – ho deciso di portare mio figlio perché deve imparare, bisogna spiegargli cosa fare senza che abbia paura”. Ma non è mancato chi ha trovato poca organizzazione. “Io non sto capendo nulla – ha detto Procolo, arrivato da Pozzuoli – credo che così come è stata fatta non serve a nulla. La signora qui sta spiegando e io non sento nulla, bastava un microfono”.

Sul piazzale di Garibaldi sono stati allestiti stand della Protezione civile ed anche uno dedicato alle necessità di eventuali madri con bambini piccoli. Non tutti i cittadini arrivati alla stazione hanno preso il treno diretto, nella simulazione, ad Aversa. Complessivamente hanno effettuato il viaggio in treno in 250. Chi è salito a bordo è stato nuovamente registrato ed è stato munito di un braccialetto messo al polso dal personale di Protezione civile. A bordo del treno, ai partecipanti è stato consegnato un cestino con all’interno una bottiglietta d’acqua, un panino, un arancia, un succo di frutta. Una volta ad Aversa, il treno dopo aver sostato alcuni minuti è tornato alla stazione di Napoli dove i bus hanno atteso i cittadini per riportarli alle loro destinazioni di provenienza.