La Rete Sociale NoBox – Diritto alla Città ritiene che la gestione dell’emergenza bradisismo dei Campi flegrei ed il Programma di Risanamento Ambientale e di Rigenerazione Urbana (PRARU) di Bagnoli costituiscono le facce di una stessa medaglia: il futuro dell’area flegrea, dei suoi abitanti e della intera città di Napoli.
Il bradisismo di cui si sta vivendo l’ennesima “fase emergenziale” è un fenomeno naturale e ben noto in quest’area. Precedenti fasi emergenziali, tutto sommato recenti, sono state quelle del 1970 e del 1983 (in entrambi i casi furono abbandonate alcune zone residenziali di carattere storico e furono costruiti nuovi quartieri sostitutivi, lontano dalle zone originarie), furono costruiti prima il quartiere Toiano e poi il quartiere Monterusciello;
La causa degli abbandoni o degli sfollamenti delle abitazioni e/o di interi edifici è a nostro parere sempre stata dovuta alla mancata prevenzione;
Durante la crisi bradisismica attuale si sta realizzando un’altra situazione molto impattante per quest’area: a fronte della non agibilità delle case, degli allontanamenti, della paura, della crisi economica, della più che probabile speculazione fondiaria e residenziale che seguirà, si sta realizzando in nome del risanamento ambientale e della riqualificazione urbana del SIN (Sito di Interesse Nazionale) Bagnoli-Coroglio un enorme espansione edilizia;
In merito all’emergenza bradisismo l’art. 2 del DL 140/2023 prevedeva l’attuazione del Piano straordinario al fine dell’analisi della vulnerabilità degli edifici pubblici e privati. I risultati sono stati molto significativi: il 54,2 % degli edifici è in stato di conservazione scadente e l’8,4 % è in condizioni mediocri; • Sono stati molti gli accordi istituzionali tra il Governo, la Regione Campania, il Comune di Napoli, e le lobby, che si sono succeduti a partire dal 1992 e che hanno sancito la definizione per il SIN (sito di interesse nazionale) del PRARU (programma di risanamento ambientale e riqualificazione urbana). Esso è stato prodotto ed è in realizzazione da parte di INVITALIA;
Il PRARU, il cui masterplan è stato approntato nel corso del 2023, mostra le destinazioni d’uso del suolo, le tipologie edilizie da realizzare, il ripristino (scomparso successivamente col decreto 07/04/2024), della linea di costa ad epoca precedente all’insediamento di ILVA e ITALSIDER, l’area portuale da realizzarsi; • Tanti soldi per questa complessa operazione, così come tanti interessi, non sempre in linea con le aspettative dei cittadini;
Nel SIN sono previsti ben 1600000 mc di nuova edilizia, di cui 400000 per residenze (circa 6000/7000 nuovi vani residenziali); I 400000 mc di edilizia residenziale, non saranno di edilizia economica e popolare; a chi serviranno questi vani?
MASTERPLAN 2023
La “mappa speditiva del bradisismo” (mappa che indica le aree maggiormente interessate da sismicità e deformazioni del suolo per il bradisismo) individua un’area (viola) in cui è vietato costruire, anche edilizia che possa essere sostitutiva; L’area viola limita verso est con il SIN; nel SIN, invece, si potranno costruire 1600000 mc di nuova edilizia;
Nei Campi Flegrei esiste inoltre un rischio ben più alto, quello detto “vulcanico”;
I Campi flegrei, così come l’area vesuviana, sono classificate come “zone rosse” in quanto esiste, per tutte e due, un potenziale rischio eruttivo;
Le due “zone rosse” non hanno lo stesso trattamento: solo l’area vesuviana ha (per una Legge Regionale del 2021) il divieto assoluto di nuove costruzioni;
Il SIN di Bagnoli-Coroglio, dopo la fallimentare bonifica che fu affidata a Bagnoli Futura, è ancora inquinato e presenta un rischio di sicurezza ambientale; Gli inquinanti sono sia di natura antropica (frutto dell’attività industriale) che di origine naturale (prodotti da emissioni gassose e fluide della caldera vulcanica);
Nelle leggi vigenti in materia (DL 471/99 e DLgs 152/06) si indicano i valori limite CSC (concentrazioni soglia di contaminazione). I valori limite sono in funzione della destinazione d’uso del suolo (più bassi per le aree residenziali, più alti per le aree commerciali, industriali ed i parchi); nel 2017 le analisi integrative realizzate diedero valori degli inquinanti nel SIN ancora superiori ai valori limite CSC;
Il Commissario Straordinario di Governo ha proposto per la così detta “colmata” (superficie di 195000 mq e cubatura di circa 880000 mc) che in luogo della sua rimozione (di cui al PRARU) si sarebbe dovuta “tombarla”; con il decreto del 7/03/2024, all’art 14, si è infatti definita la soppressione del ripristino della morfologia naturale della costa (art 1 del DL 486 del 1996); un grande problema ambientale e paesaggistico resterebbe per sempre qui, “tombato”;
La “colmata” contiene numerosissimi inquinanti; in buona parte essa è costituita dai residui delle lavorazioni industriali “smaltiti così” negli anni passati;
In base alle leggi vigenti (ad esempio la parte IV del DLgs 152/06 e successive modificazioni ed il DLgs 205/10), questi residui di lavorazione infatti non sono altro che rifiuti speciali dell’ILVA e dell’ITALSIDER, pericolosi e non;
La cosa assurda è che “la proposta di tombare la colmata” diventò legge prima di essere stata messa al vaglio della sottocommissione VIA (valutazione impatto ambientale); ora la decisione presa è sotto esame, la sottocommissione si domanderà come sarà possibile realizzare “la sigillatura” della parte a contatto con l’area di sedime?
I 182000 mq. sul mare comunque faranno sicuramente gola a molti!; Il 19/11/2024 un comunicato stampa del Commissariato di Governo informava inoltre che era stato raggiunto un accordo con la ex Cementir (proprietaria della relativa area): chiusura del contenzioso esistente (nel 2013 il Comune di Napoli rivendicò il principio sul “chi inquina paga” e chiese la sua bonifica, come da legge) e di contro l’acquisizione (a titolo gratuito) dell’area ex Cementir; La cosa strana è che una proposta transattiva per un SIN deve passare al vaglio (art. 306 bis del DLgs 152/06) di una specifica conferenza dei servizi che stabilisce se essa possa essere accettata, approvata oppure negata. Per la cronaca la Conferenza dei Servizi è stata indetta solo il 28/03/2025! (dopo quindi il comunicato dell’accordo raggiunto e dopo la nostra specifica richiesta di accesso agli atti); Sorge un dubbio: e se anche le altre aree private (ex ITALSIDER, ad esempio), sono state acquisite con la modalità del solo accordo? CONSIDERATO CHE I. La pianificazione nazionale di emergenza per il rischio vulcanico in Campania individua due zone rosse, quella dei campi flegrei e quella vesuviana; c’è una sola distinzione: nell’area vesuviana c’è divieto assoluto di costruire, nei Campi Flegrei invece è permesso tranne che nell’area viola di cui alla mappa speditiva del bradisismo; II. III. Il limitare verso est dell’area viola della mappa speditiva con il limitrofo SIN mostra un contrasto palese: nell’area viola sarà impossibile costruire edilizia sostitutiva o integrativa di altra già esistente, nella zona SIN si potranno invece realizzare 1600000 mc. di nuova edilizia! La nuova edificazione nel SIN comporterà un potenziale aumento della popolazione, e con essa il nuovo carico sull’Arena Sant’Antonio; il collettore già raccoglie e recapita verso il mare di Coroglio e Posillipo e verso il depuratore di Cuma le acque sporche di molti quartieri a nord ed est di Bagnoli. Il collettore è evidentemente sottodimensionato; sono infatti in realizzazione sia il raddoppio dei suoi scarichi di troppo pieno che l’incremento delle sue condotte sottomarine per allontanare le acque dalla costa; IV. Alcune infrastrutture della ferrovia Cumana incidono pesantemente sul traffico veicolare; a Bagnoli, ad esempio, l’esistenza di un passaggio a livello stradale condiziona pesantemente il traffico, già in condizioni ordinarie. In caso di fuga, detta infrastruttura risulta incompatibile con le necessità emergenziali; V. La scelta improvvisa di “tombare” la colmata lascia molto perplessi, dal punto di vista ambientale e paesaggistico. Non è chiaro come possa realizzarsi in tutta la zona di contatto tra la colmata e l’area di sedime (circa 182000 mq) una efficace barriera di separazione. VI. La scelta della “tombatura” nasconde probabilmente anche una nuova speculazione: un’altra area disponibile sul mare per tutti gli usi. RIVENDICA • Un decreto straordinario governativo per un piano di messa in sicurezza e prevenzione dagli effetti del rischio bradisismico per: 1) coprire i costi necessari per riparare ed eliminare i danni strutturali subiti dagli edifici residenziali privati 2) coprire i costi di prevenzione per gli aumentati afflussi di gas vulcanici nocivi; • Uno Stralcio dal fondo di 1.200 milioni destinato (decreto del 30/04/2024) al risanamento ambientale e riqualificazione urbana del SIN di una quota adeguata per finanziare le opere di messa in sicurezza dei Campi Flegrei visto anche il risparmio che si potrebbe ottenere con l’uso efficiente delle tecnologie di bonifica; • L’annullamento dell’art 14 del decreto del 7/03/2024; • La bonifica della colmata al fine di realizzare, con il materiale decontaminato della stessa, un progetto di “economia circolare” che permetta la realizzazione, in situ, delle centinaia di massi e/o tripodi necessari per costruire le necessarie dighe sottomarine previste dal progetto di risanamento marino; • L’utilizzo della tecnologia del desorbimento termico in maniera più economica ed efficiente, “in situ” (come si fa a Gela, nel petrolchimico, ad esempio), ed anche per depurare i sedimenti sommersi; • La realizzazione di un grande parco verde (non urbano) di cui la città ha un grande bisogno anche per il contrasto all’inquinamento. STA PROMUOVENDO a. la richiesta di accesso agli atti relativi all’ accordo transattivo tra l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa – Invitalia S.p.A. e Basi 15 s.r.l., parte del Gruppo Cementir Holding S.p.A., per l’acquisizione a titolo gratuito dell’area ex Cementir situata in via Coroglio; b. un esposto per contrastare la scelta di tombare la colmata La Rete propone alla Assemblea Popolare dei Campi Flegrei questo documento e la invita a condividerlo nelle sue analisi e rivendicazioni.