Napoli – La seconda sezione della Corte di Assise di Napoli (presidente Concetta Cristiano) ha condannato all’ergastolo (con isolamento diurno per 18 mesi) Cosimo Di Lauro, figlio di Paolo Di Lauro, soprannominato “Ciruzzo o’ milionario“, fondatore dell’omonimo clan di camorra napoletano di Secondigliano. Cosimo Di Lauro é stato condannato per gli omicidi di Raffaele Duro e Salvatore Panico, e di Federico Bizzarro, avvenuti prima della sanguinosa faida del 2004 e, quindi, prima della cosiddetta “scissione“. Di questi omicidi è stato ritenuto il mandante dai sostituti procuratori della Dda Maurizio De Marco e Immacolata Sica. Tra i sicari che fecero parte dei due raid (tutti ritenuti appartenenti al gruppo di fuoco dei Di Lauro), figurarono anche coloro che di lì a poco provocarono la “scissione” dal clan. Duro e Panico, che avevano 51 e 44 anni quando vennero ammazzati, furono uccisi il 22 gennaio del 2004 a Mugnano, in provincia di Napoli, da una pioggia di colpi d’arma da fuoco (una ventina ne andarono a segno) esplosi da un commando di killer mentre le due vittime erano ferme in auto. Federico Bizzarro, invece, capozona di Melito (Napoli) venne ucciso a 48 anni, il 27 aprile 2004, in un hotel di Qualiano (Napoli), anche lui da una raffica di colpi d’arma da fuoco, mentre era in compagnia dell’amante. I killer entrarono in azione vestiti da poliziotti. Delitti efferati che confermano la strategia sanguinaria seguita da Di Lauro jr nella gestione del clan fondato dal padre. Cosimo Di Lauro, detenuto al 41bis, ormai da tempo ha quasi del tutto azzerato i rapporti con l’esterno.
Camorra: un altro ergastolo per Cosimo Di Lauro
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