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E’ arrivata intorno alle 13.30 la squadra del Napoli Calcio che, da oggi fino al 9 agosto, effettuerà il ritiro estivo pre campionato in Alto Sangro. Il bus degli azzurri è stato accolto nell’hotel Acqua Montis di Rivisondoli, dove la compagine alloggerà per tutto il periodo di permanenza sul territorio sangrino. Pochi tifosi ad applaudire gli ormai ex campioni d’Italia che si alleneranno per la prima volta, nel pomeriggio, alle 18.15, nello stadio Patini di Castel di Sangro, dove sono attesi i sostenitori.
Grande dispiegamento delle forze dell’ordine con polizia e carabinieri che si stanno occupando di garantire sicurezza ed ordine pubblico assieme al personale steward. Si prevedono 140mila presenze nelle due settimane di ritiro, con una media di 10 mila persone al giorno.

Il Napoli di Antonio Conte, ormai quasi al completo, è in Abruzzo per la seconda fase del ritiro estivo, dopo il primo periodo trascorso a Dimaro Folgarida, in Val di Sole, e fino al 9 agosto avrà la sua base a Rivisondoli (L’Aquila). Un periodo decisivo per preparare l’avvio della stagione, previsto già il 10 agosto, con la gara dei 32/i di finale di Coppa Italia, contro il Modena, allo stadio Maradona, e anche per definire la rosa, con un mercato ancora tutto aperto e legato soprattutto alla sorte di Victor Osimhen, ancora in stand by.
La squadra, lo staff tecnico, quello medico e i dirigenti al seguito hanno raggiunto nel pomeriggio l’hotel scelto per la permanenza della squadra, un vero e proprio bunker inavvicinabile che permetterà al gruppo di vivere in tranquillità. Uno sparuto gruppo di tifosi e i giornalisti al seguito hanno dovuto attendere l’arrivo della comitiva a debita distanza dall’albergo, sul ciglio della statale. Per gli allenamenti, il Napoli lavorerà nella vicina Castel di Sangro, allo stadio ‘Teofilo Patini’, dove gli azzurri giocheranno anche tre amichevoli internazionali a partire da domenica 28 luglio quando è in programma la sfida con i campioni di Albania del KF Egnatia (ore 20). Il 31 luglio il Napoli affronterà i francesi del Brest (ore 20) e infine sfiderà gli spagnoli del Girona sabato 3 agosto (ore 18).
A Rivisondoli il gruppo a disposizione di Conte è quello quasi completo. A coloro i quali hanno già svolto la prima fase della preparazione in Trentino si sono ora aggiunti Kvaratskhelia, Meret, Di Lorenzo, Folorunsho, Raspadori, Buongiorno e Lobotka. Manca il solo Olivera che ha giocato la finalina di Coppa America e che si aggregherà ai compagni nei primi giorni di agosto. Tra i convocati, saranno però numerosi quelli che nel prossimo campionato vestiranno una maglia diversa da quella azzurra. Il ds Manna è impegnatissimo nella campagna di compravendita.
Sul fronte degli ingressi è tutto (o quasi) bloccato dalla impossibilità, registrata fino a ora, di chiudere il trasferimento di Osimhen al Psg. I francesi hanno offerto una cifra che non si avvicina minimamente ai 130 milioni della clausola rescissoria e il braccio di ferro continua in attesa di trovare un punto d’intesa. La mancata partenza di Osimhen blocca anche l’arrivo di Lukaku con il quale c’è invece pieno accordo, anche se manca ancora l’ok del Chelsea, club proprietario del cartellino dell’attaccante belga che pretende il versamento di 35 milioni di euro, cifra alla quale il Napoli non è disposta ad arrivare.
Al momento le cessioni definite riguardano solo Lindstrom all’Everton, Ostigard al Rennes e il giovane attaccante Ambrosino, che lo scorso anno ha giocato a Catanzaro e che oggi è stato ceduto in prestito al Frosinone. Il difensore norvegese deve ancora definire l’accordo con la società francese, ma la sua mancata convocazione per il ritiro in Abruzzo lascia intendere che presto il trasferimento sarà definitivo. A Manna, in ogni caso, resta il compito di sistemare diversi altri calciatori. In lista di sbarco, oltre a Osimhen, ci sono Gaetano, Cajuste, Simeone, Juan Jesus, Mario Rui, probabilmente Natan e forse anche Ngonge.
Riguardo agli arrivi, il Napoli punta al più presto a Lukaku e anche al centrocampista del Frosinone Brescianini. Ma tutto dipende dalle cessioni che il direttore sportivo riuscirà a concretizzare.