Tredici consiglieri comunali di Marigliano (Napoli), si sono dimessi decretando la fine dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Peppe Jossa. Lo rende noto lo stesso sindaco sottolineando che “l’interesse personale ha prevalso sul bene della città e sul patto stretto con gli elettori che nel 2020 ci avevano dato la fiducia”. Dei tredici consiglieri, che hanno firmato le dimissioni davanti ad un notaio, due facevano parte della maggioranza guidata da Jossa, eletto cinque anni fa con una coalizione formata dal Pd ed alcune liste civiche. “Non sono ricattabile – ha aggiunto Jossa – e soprattutto non ho mai voluto sacrificare il bene di ciascuno dei cittadini di Marigliano che ho avuto l’onore di rappresentare. I consiglieri comunali che hanno tradito il progetto di rilancio della città lo sanno bene ed è per questo che hanno preferito vigliaccamente e tristemente la strada delle dimissioni nelle stanze buie dello studio di un notaio più che una sfiducia in un pubblico dibattito in consiglio comunale.
Sarebbero stati costretti a spiegare troppe cose, a cominciare dai veri motivi per i quali hanno ostacolato il nostro cammino. I due transfughi spiegheranno adesso alla città di Marigliano il gesto vile con il quale hanno cancellato in un sol colpo tutte le importanti attività in cantiere. Per quanto mi riguarda ho lavorato instancabilmente per migliorare le condizioni di vita dei miei concittadini, sostenuto da una squadra che ha messo in campo le migliori energie per portare risultati. Nessuno si è mai arreso nonostante tutti fossimo fiaccati dai continui, vuoti ed improduttivi ricatti che hanno rallentato immotivatamente l’azione amministrativa. Ne renderanno conto ai mariglianesi – ha concluso – per i quali io ci sarò sempre”.
Cade l’amministrazione comunale di Marigliano

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