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La struttura metallica è al centro di piazza Municipio, e funge da portale d’accesso al Bufala Fest. E transitando dal lato di Palazzo San Giacomo, impatta sulla visuale del Maschio Angioino. È ancora polemica sulla kermesse della mozzarella a Napoli, al via stasera, nel mirino di un’associazione. “Cittadinanza Attiva in Difesa di Napoli si meraviglia e si sdegna – afferma una nota – dell’uso improprio che si continua a fare di Piazza Municipio”. La piazza, secondo l’associazione, è infatti “diventata (piaccia o meno) una icona architettonica oramai definitiva, ma deturpata dall’uso improprio per manifestazioni quanto meno discutibili come ‘il Bufala Fest’ ed altre“.

Questi eventi, a detta di Cittadinanza Attiva, “oscurano monumenti”. Il caso eclatante è il Maschio Angioino, uno dei simboli della città. Lo stesso varrebbe per le “modeste installazioni ‘artistiche'”. Bersaglio della critica, stavolta, sono i 12 pannelli con la scritta “Napoli”. Costituiscono il nuovo brand del Comune, e campeggiano da mesi in piazza. Non più apprezzata, peraltro, la Venere degli stracci, appena smontata. Secondo l’associazione tali opere “levano fondi alle decine di milioni di imposta di soggiorno che andrebbero usate per migliorare i servizi ma non si comprende – ed il comune non vuole svelare – come vengano utilizzati”.

Dal piano estetico-monumentale, però, l’attacco si sposta su quello amministrativo. “Quanto incasserà il Comune – chiede Cittadinanza Attiva in Difesa di Napoli – da questi usi impropri di uno spazio pubblico che di fatto viene privato della visuale architettonica, artistica e paesaggistica, ad esclusivo beneficio di privati?”. E ancora: “Perché non si utilizzano i fondi così sprecati per ampliare il verde orizzontale e verticale in città?“. Si invoca risposta dal Comune.