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Sono iniziate nell’estate 2022 le indagini della Procura regionale della Corte dei Conti della Campania sulla gestione del patrimonio immobiliare attraverso le quali è stato possibile quantificare il buco nelle casse del Comune di Napoli stimato in circa 133 milioni di euro.
Ad occuparsene è il pool composto dai pubblici ministeri Ferruccio Capalbo e Davide Vitale i quali avvalendosi di diverse articolari di polizia giudiziaria stanno setacciando e approfondendo la profonda morosità rilevata inerente i beni immobili commerciali afferenti il patrimonio partenopeo.
L’obiettivo era – ed è tutt’ora – accertare il possibile pregiudizio patrimoniale ed evitare la perdita definitiva del credito.
Non solo. Un altro punto al vaglio degli inquirenti è la lesione del diritto alla concorrenza legato alla permanenza negli immobili commerciali di abusivi al posto dei legittimi locatari o assegnatari del bene in questione.
Gli accertamenti dei magistrati contabili hanno finora evidenziato una gestione quanto meno approssimativa degli immobili sui quali è stata disattesa l’attività di vigilanza e controllo.