Piano di eradicazione della brucellosi della Regione Campania, approda all’Europarlamento la vertenza degli allevatori bufalini della provincia di Caserta. Un nuovo capitolo del braccio di ferro, ormai annoso, tra Palazzo Santa Lucia e le associazioni di categoria. Domani, a partire dalle 12, sarà illustrata la petizione europea, presentata alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo, promossa dagli allevatori e dall’eurodeputato Piernicola Pedicini del gruppo Greens/Efa.
L’obiettivo finale è far votare all’Eurocamera una mozione, con la quale prendere posizione critica sul piano della Regione. Ma anche di avviare una vigilanza dell’Europarlamento sulle conseguenze di tale strategia. Per i promotori, pur nella legittima discrezionalità, le scelte di Palazzo Santa Lucia si discosterebbero troppo dalle direttive comunitarie. “L’iniziativa – spiega una nota – si è resa necessaria a seguito del Piano di eradicazione della brucellosi e della Tbc, deliberato dalla Regione Campania, che ha comportato l’indiscriminato abbattimento di centinaia di migliaia di capi per sospetta brucellosi, il 98% dei quali risultati sani post mortem”.
Secondo le associazioni, oltre 300 aziende sono state costrette a chiudere i battenti. Circa 5mila persone, inoltre, hanno perso il proprio posto di lavoro, con conseguenze drammatiche sulle industrie casearie locali. Sulla petizione si cercano convergenze dagli altri gruppi dell’Europarlamento. Favorevoli all’iniziativa, ad esempio, potrebbero essere Fratelli d’Italia e il Movimento 5 Stelle. La sottoscrizione popolare domani andrà in audizione presso la Commissione, dove i firmatari esporranno ai commissari il contenuto delle istanze. A questo step, seguirà una risposta della Commissione. Sulla base delle risultanze, si deciderà se mantenere la petizione aperta, o invece chiuderla. Qualora restasse aperta, si darebbe la possibilità di integrare le documentazioni, e potenzialmente di ridiscuterla.
La Commissione può richiedere anche il parere di altre commissioni parlamentari. Con Pedicini, segretario del Movimento Equità territoriale, alla presentazione interverranno Gianni Fabbris (portavoce del Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino), Adriano Noviello (presidente dell’Associazione di tutela della bufala mediterranea), e Pasquale D’Agostino (referente dell’Associazione Lega Bufalina). I promotori della petizione puntano a individuare una sintesi tra le norme europee e la loro interpretazione in Campania, considerata restrittiva. Da mesi, peraltro, in consiglio regionale c’è chi chiede una commissione d’inchiesta. Ma sulla nascita dell’organismo si registrano resistenze, e i tentativi sono sempre andati a vuoto. In Senato, viceversa, è stato dato il via libera a un’indagine conoscitiva della Commissione Agricoltura sulla situazione epidemiologica della brucellosi e della tubercolosi bufalina in Campania.