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Napoli – Centinaia di cantieri edili di Napoli e provincia domani si fermeranno per protesta. E rischiano di bloccarsi anche nei prossimi mesi per mancanza di liquidità. Con disagi gravissimi per i committenti – si tratta prevalentemente di condomini – che si troveranno con ponteggi montati e da pagare ma con le opere bloccate. Secondo una prima stima nella sola provincia di Napoli sono attivi circa 4000 cantieri per le ristrutturazioni in edifici privati. Domani piccoli e medi imprenditori edili, accompagnati dai loro dipendenti, scenderanno in piazza a Napoli per chiedere lo sblocco delle cessioni di crediti d imposta ovvero di quelle procedure che consentono loro di monetizzare quanto hanno concesso sotto forma di sconto in fattura per i cosiddetti bonus edilizi.

Un corteo partirà da piazza Bovio per raggiungere piazza del Plebiscito, dove dinanzi alla Prefettura spiegheranno le ragioni della protesta. Centinaia di piccole e medie imprese edili, che contano migliaia di dipendenti, ora sono al collasso economico e rischiano di fermarsi per sempre, pur avendo in tasca, ovvero nei cassetti fiscali, crediti per milioni di euro che non riescono a far diventare liquidità. Dopo l’emergere di alcuni casi di truffe le procedure per i bonus edilizi sono diventate più lunghe, talvolta si sono bloccate e le imprese ora non hanno liquidità per completare le opere, con il rischio che anche i committenti potrebbero vedersi revocare i benefici finora concessi da restituire all’erario con sanzioni ed interessi. Gli imprenditori chiedono che si facciano più controlli per scongiurare eventuali truffe ma chiedono tempi rapidi per le cessioni dei crediti.