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Chiedono chiarezza sugli accordi transattivi, gli atti propedeutici alla bonifica di Bagnoli. Stamane, comitati ambientalisti e attivisti hanno annunciato la richiesta di accesso agli atti. In piazza a Mare una delegazione della Rete Sociale NoBox – Diritto alla Città, dei Vas Verdi Ambiente e Società Napoli, di abitanti di Bagnoli e dell’Assemblea Popolare dei Campi Flegrei. “Vogliamo vederci chiaro” dicono i promotori dell’iniziativa. Partendo dall’ultima transazione conclusa, per i terreni ex Cementir, ufficializzata lo scorso novembre. L’intesa è stata raggiunta tra Commissariato di governo, da un lato, e dall’altro Basi 15, società del gruppo Caltagirone.

Tra le parti c’era un contenzioso, con alcuni giudizi pendenti. L’accordo mira proprio al ritiro dei ricorsi, con un disarmo bilaterale. Basi 15 cede a titolo gratuito i suoli, lo Stato ne diventa proprietario, accollandosi i costi delle bonifiche (già iniziate dal cedente). Secondo il Commissariato di governo, questo permetterà di far decollare il risanamento ambientale. Operazione preclusa ancora a lungo, in caso contrario.

Gli istanti però invocano chiarimenti sulla procedura utilizzata Si appellano alle norme in materia ambientale (Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152), relative alle transazioni nei siti di interesse nazionale, come l’area di Bagnoli-Coroglio. Per l’architetto Antimo Di Martino, tecnico dei No Box, ci sarebbe da tener conto per l’appunto dell’articolo 306 bis. La disposizione prevede che la proposta transattiva coinvolga il ministero dell’Ambiente ed una specifica conferenza dei servizi. Sarebbe quest’ultima a dover decidere. Il Mase dovrebbe poi dichiarare se essa è ricevibile o meno. “Tra le fonti aperte, sui siti istituzionali – spiega Di Martino – non riusciamo a trovare traccia di una simile procedura, ma potremmo sbagliarci noi“. Per questo la decisione di chiedere l’accesso agli atti. “È per sottolineare l’importanza del controllo popolare” aggiunge il tecnico. Sull’iniziativa, fonti della Cabina di regia per Bagnoli precisano che “c’è il commissario che rappresenta tutto il governo”. Il ministero dell’Ambiente, dal canto suo “è in cabina di regia, dove si sono pronunciati tutti a favore degli accordi transattivi”. Quanto alla conferenza dei servizi, è “in corso”.