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“Vi dico tutto sul caso Sangiuliano, il ministro è sotto ricatto. Il ministro ha divulgato informazioni non corrette”. Lo dice Maria Rosaria Boccia in un’anticipazione di un’intervista con La Stampa riportata dal sito del quotidiano nella quale, sull’auto di tutela, dice: “Ero sempre con il ministro, non in trasferte brevi ma sempre in trasferte lunghe”. 

“Lo accompagnavo da consigliera per i grandi eventi” e sulle trasferte “ho sempre saputo che pagava il ministero come possono sottolineare ed evidenziare le mail che ho ricevuto dal capo segreteria”. Poi ancora: “Ci sono alcune persone che ricattano il ministro per delle agevolazioni che hanno avuto”.

“Abbiamo fatto un sopralluogo per il G7 e il ministro ne ha approfittato per verificare alcuni scavi”, dice Boccia, rispondendo a una domanda durante la video-intervista rilasciata La Stampa a proposito della sua presenza con Sangiuliano a Pompei. “La mail del 5 luglio è stata pubblicata da Dagospia e non da me” e il contenuto era “l’alternativa dei due percorsi che gli altri ministri che partecipano al G7 avrebbero dovuto fare” e il programma.

La nomina a Consigliera per il ministro della Cultura “ho letto che è stata firmata sia da me che dal ministro, come si può ascoltare dall’audio. Non è andata a buon fine ma penso che questa sia una spiegazione che debba dare l’istituzione e non io”.

“Se mi sento tradita? Tradita no, perché il tradimento lo subisco eventualmente da persone a me care. Sicuramente la situazione poteva essere gestita in una forma più rispettosa”,  dice Maria Rosaria Boccia.