“Oggi vengo accusata di essere una ricattatrice, ma in realtà non sono io ad aver creato il ricatto. Sono coloro che occupano i palazzi del potere ad esercitarlo”. Così in un post su Instagram Maria Rosaria Boccia.
“La stampa mi ha definita in molti modi: influencer, accompagnatrice, sartina, “una che si vuole accreditare”, millantatrice, la Anna Delvey della politica italiana, aspirante collaboratrice, consolatrice, badante, e un amore culturale. Ma chi ha davvero fatto gossip: io, lui, o ‘l’altra persona’, sfruttando un momento strategico per il Paese?”. Così in un post su Instagram Maria Rosaria Boccia.
“Non sono io a esercitare ricatti o pressioni; altri hanno sfruttato con mentalità meschina una vicenda umana che sta avendo ripercussioni dolorose su di me.
Sto difendendo la mia dignità e il mio modo di essere donna.
Sono stata ingannata, ma non permetterò che la mia storia venga strumentalizzata dal cinismo, dall’arroganza e dal capriccio di un potere tirannico”. Così, in un post su Instagram, Maria Rosaria Boccia torna a commentare la vicenda che la lega al ministro Sangiuliano.
“Durante questa vicenda, – aggiunge Boccia – ho inizialmente mantenuto il silenzio stampa per rispetto delle istituzioni. Ho scelto di parlare solo quando il vaso delle menzogne era ormai colmo, limitandomi a contestare le falsità per difendere la verità. Oggi vengo accusata di essere una ricattatrice, ma in realtà non sono io ad aver creato il ricatto. Sono coloro che occupano i palazzi del potere ad esercitarlo. In questo contesto, il potere ha spinto il Ministro alle dimissioni per poi respingerle, all’interno di una strategia cinica volta a tenere in ostaggio la cultura italiana in un momento di visibilità internazionale”.