Tempo di lettura: 2 minuti
Operazione della Polizia di Stato su tutto il territorio nazionale nei confronti di un gruppo suprematista e neonazista ribattezzato “Werwolf Division”. In queste gli agenti stanno eseguendo 12 misure cautelari in carcere, emesse dal Gip del Tribunale di Bologna, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Contestualmente, sono in corso altre 13 perquisizioni domiciliari. Le accuse rivolte ai membri del gruppo sono associazione con finalità di terrorismo, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa e detenzione illegale di arma da fuoco.
L’operazione è coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.
 
 Il nome del gruppo neonazista ‘Werwolf Division’, oggetto di un blitz della Polizia di Stato che ha portato all’arresto di 12 persone disposto dal Gip di Bologna, è evocativo delle omonime ‘Werwolf Division’ naziste, costituite negli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale per compiere atti di sabotaggio e di guerriglia contro gli Alleati. Secondo quanto emerso dall’attività della Polizia gli indagati nella vicenda erano incardinati in una struttura gerarchica e osservano gli inquirenti in una nota, si distinguevano per ruoli, dal ‘Comandante’ all”Editore’ e all’Istruttore’.    
I provvedimenti eseguiti oggi giungono al termine di una attività investigativa, svolta negli ultimi due anni dalle Digos di Napoli e Bologna – in sinergia con il Servizio per il Contrasto all’Estremismo e Terrorismo Interno della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e con il supporto investigativo anche della Direzione Centrale per la Polizia Scientifica e la Sicurezza Cibernetica – sotto la direzione delle Direzioni Distrettuali Antiterrorismo delle Procure della Repubblica di Napoli e Bologna, con il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.