Blitz delle famiglie senzatetto di piazza Miraglia al Duomo di Napoli durante la messa dell’Epifania. Per tutta la durata della funzione – si apprende dalle associazioni impegnate nella campagna per il diritto all’abitare – è stato esposto lo striscione “Il Vescovo sostiene i poveri, ma la Confraternita ci sgombera!!”.
Infatti – spiegano gli autori del gesto – la Confraternita proprietaria dell’edificio in piazza Miraglia continua a tentare procedure per lo sgombero tramite il canale del processo civile, per una struttura che in passato è stata a lungo in disuso e che ora invece può diventare occasione di business alberghiero in quell’area dei Decumani sempre più trasformata in Napolilandia: epicentro di una larga area urbana in cui in seguito alla rendita speculativa senza controlli legata al turismo (oltre diecimila case vacanza) il diritto alla casa diventa sempre più inaccessibile ai ceti deboli. Gli abitanti di Miraglia in passato raccolsero una petizione con oltre diecimila firme dal titolo “Non di soli alberghi vive una città” e si sono mobilitati nei confronti della vecchia amministrazione comunale per avere soluzioni alternative. Promesse anche formalizzate ma che sono restate lettera morta. Ora chiedono che l’arcivescovo Battaglia, la cui sensibilità al tema degli ultimi è nota, possa fare da intermediario e interlocutore nella costruzione di soluzioni, anche soluzioni alternative, che rispettino il diritto alla casa. In un secondo momento gli abitanti si sono spostati sotto l’Arcivescovado, dove la segreteria di monsignor Battaglia ha confermato la sua disponibilità a un incontro e all’ascolto.