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Impianto di compostaggio a Napoli Est: cresce la mobilitazione del comitato locale, contrario al progetto. E si profila un muro contro muro anche con la sesta Municipalità. Il comitato ‘Sì Bonifiche No Biodigestore’ richiede un incontro urgente al consiglio municipale. Il tema è il rifinanziamento dell’opera, ormai prossima all’uscita del bando. Uno stanziamento da 7 milioni, appena varato dal ministero dell’Ambiente, decisivo per rilanciarla. Ma in un’ex area industriale, flagellata dai veleni, le associazioni del territorio denunciano l’impatto ambientale del biodigestore. Al parlamentino municipale, il comitato ricorda un ordine del giorno approvato 2 anni fa. A maggioranza, i consiglieri diedero l’ok all’impianto “a patto che si realizzassero una serie di interventi”.

Tra i 7 punti invocati dalla Municipalità, rientravano “il raggiungimento del tetto del 100% di raccolta differenziata sull’intera area della municipalità 6; l’utilizzo delle compostiere di comunità, già acquistate dalla Regione Campania in numero di 198 unità, e mai utilizzate; l’utilizzo dei mezzi di trasporto dei rifiuti ad impatto ambientale zero e monitoraggio tecnico-scientifico”. Anche oggi, però il presidente della Municipalità, Sandro Fucito, ribadisce il sì all’impianto. “Non è un toccasana per l’ambiente, ma – dichiara – è sicuramente migliore di tante altre cose. E immaginando un ciclo dei rifiuti sostenibile, è assolutamente necessario. Altrimenti che facciamo, sosteniamo le discariche e gli inceneritori? Gli stesso che dicono no a discariche e inceneritori, cioè noi, come fanno a dire no al compostaggio?”.

Fucito ha una storia politica tutta a sinistra, e si sente coerente. Rispetto ad altre battaglie ecologiste, rivendica una convergenza con il comitato. Come, ad esempio, l’ostilità all’ipotesi del serbatoio di Gnl sulla Litoranea. “I comitati – dice il presidente della sesta municipalità – giustamente chiedono anche bonifiche ed esprimono contrarietà al Gnl, e su tutto il resto siamo d’accordo e facciamo il possibile. Ma contro il compostaggio, è una cosa un po’ particolare”. Per Fucito “il comitato parte dal presupposto che l’impianto di compostaggio sia negativo. Io no, nel senso che per fare la raccolta differenziata è necessario l’impianto di compostaggio. Non immaginare questo impianto, significa partire dal presupposto che la raccolta differenziata, nelle forme e nei modi che riteniamo necessari, non si farà mai”.

Il presidente sottolinea la necessità di una differenziata “spinta e al 100%. Questa esigenza è stata accolta l’anno scorso, con una delibera del Comune. L’Asia destinerà 230 addetti alla Municipalità 6”. Il piano per la raccolta “inizia il mese prossimo. La nostra municipalità è il lotto principale a Napoli per la differenziata”. La pensa all’opposto il comitato. Dopo il voto del 2021, alla Municipalità si chiede “un nuovo documento dove con chiarezza e senza ambiguità, vista l’inerzia del governo Comunale, si dica finalmente No alla costruzione del Biodigestore”. A Fucito si rappresenta “che da quella seduta del Consiglio di Municipalità sono passati 2 anni, a tutt’oggi nessuno degli elencati interventi da voi auspicati è stato realizzato; la percentuale di raccolta differenziata rimane la più bassa della città”. E si lancia un proclama: “Chiedere sempre allo stesso territorio di pagare il prezzo più alto per risolvere i problemi della città non è più ricevibile perché abbiamo già dato. Lo dobbiamo al nostro territorio, a noi stessi e ai nostri figli”.