Tempo di lettura: 2 minuti

E’ risultato positivo all’hashish e negativo a cocaina e oppiacei il padre della piccola Giulia, la bimba di 9 mesi di Acerra, in provincia di Napoli, che sarebbe stata sbranata dal cane di famiglia, Tyson, mentre era a letto accanto al papà, secondo quanto l’uomo alla Polizia di Stato. Gli investigatori della Polizia di Acerra, coordinati dalla Procura di Nola, hanno anche acquisito i video registrati da alcuni sistemi di videosorveglianza della zona in cui si trova l’appartamento dove la bimba abitava con i genitori, al primo piano del popoloso quartiere Ice Snei. Secondo quanto è stato possibile apprendere, l’obiettivo è quello di verificare eventuali spostamenti dell’uomo nei minuti in cui la bimba è morta. In casa, oltre a Tyson, un pitbull sprovvisto di microchip, c’era anche un altro cane.

L’avvocato Luigi Montano, legale del papà della piccola Giulia, conferma la positività all’hashish dell’uomo, che il giorno della tragedia alle 4 del mattino si è recato a lavorare al bar dove svolge le mansioni di barista per tornare a casa alle tre del pomeriggio. Secondo quanto si è appreso inoltre, non risulta alcuna denuncia ai danni di Tyson, il pitbull senza microchip che il padre di Giulia indica come il responsabile della morte della figlia. In casa, oltre a Tyson, c’era anche Laika, una meticcia che invece ha il microchip. Il decesso sarebbe avvenuto tra le 22,30 e la mezzanotte: il papà, quando si è svegliato, ha trovato la figlia a terra. Il 24enne Vincenzo Loffredo è indagato a piede libero per omicidio colposo. Il narcotest, secondo quanto si è appreso, sarà ripetuto dagli investigatori. 

Intanto i campioni delle feci dei due cani di proprietà del padre di Giulia sono in attesa di essere analizzati per verificare la presenza di tracce organiche della piccola. È quanto spiegano dall’Asl Napoli 2, dove viene mantenuto il riserbo rispetto all’indiscrezione che non sarebbero state trovate tracce organiche sull’esterno dell’animale.
Le analisi sono state disposte dalla Procura di Nola che ha aperto un fascicolo in seguito alla morte della piccola, ed indagato il padre che aveva in custodia la figlia. I due animali si trovano ora in un canile a Frattaminore.