Stadio Maradona e occupazioni di suolo pubblico, il consiglio comunale approva ordini del giorno per valutare rincari dei canoni. C’è anche questo, nella maratona notturna in via Verdi, conclusa con l’ok dell’aula al bilancio previsionale 2023-2025.
Sullo sfondo campeggia l’obbligo del Comune di incrementare le entrate, assunto nell’ambito del “Patto per Napoli” firmato col governo. Ecco perché nel mirino finiscono le tariffe. “In virtù della convenzione in essere con la Società Sportiva Calcio Napoli relativa all’uso dello Stadio Maradona – scrivono i consiglieri di maggioranza Gennaro Esposito, Fulvio Fucito, Sergio Colella, Luigi Musto, Walter Savarese d’Atri, Gennaro Demetrio Paipais.-, il Comune di Napoli incassa quale canone annuale la somma di €. 850.000,00, mentre con soli due concerti che si sono tenuti nel medesimo Stadio Maradona il Comune di Napoli ha incassato la somma di €. 800.000,00 dimostrandosi così la completa inadeguatezza del canone pagato dal Concessionario al Comune di Napoli”.
Il documento impegna il sindaco Manfredi e la giunta a verificare “la possibilità di incrementare il canone di concessione dello Stadio Maradona, tenendo conto degli indubbi miglioramenti sopravvenuti per gli investimenti eseguiti, ovvero, alla prossima scadenza contrattuale tengano conto della necessità di incrementare il canone di concessione tenendo conto dei valori di mercato”. La convenzione col Napoli è oggetto di un altro ordine del giorno, anch’esso passato a maggioranza. Si stigmatizza che l’intesa tra il club azzurro ed il Comune non preveda il pagamento del servizio di Polizia Municipale. Attività che, “nella occasione delle partite di calcio, impegna diverse centinaia di agenti ed ufficiali”, con altrettanti mezzi.
Identico rilievo per le “convenzioni stipulate con i privati per i concerti e da ultimo per la celebrazione dei concerti di Franco Ricciardi, Cold Play e Tiziano Ferro“, svolti allo stadio di Fuorigrotta. Analogo discorso vale per piazza Plebiscito, teatro del “concerto di Gigi D’Alessio nelle date del 26, 27, 28 maggio 2023 e nelle date del 2 e 3 giugno 2023“. Per tutti questi casi, gli odg lanciano un monito. “La mancata previsione di ristoro del costo dei servizi di Polizia Municipale, in violazione di legge è fonte di grave responsabilità per danno erariale a carico dei dirigenti ed assessori, così come sancito – affermano i sei consiglieri – dalla costante giurisprudenza contabile e da ultimo dalle Sezioni Centrali della Corte dei Conti, con sentenza del 12.05.2023″.
Gli odg impegnano la giunta a predisporre “con urgenza il recupero di tutto quanto dovuto”. C’è poi il tema Cosap. Per piazzetta Rodinò, zona baretti di Chiaia, la precedente amministrazione stabilì un canone annuo di 182,68 euro a metro quadro. “Tenuto conto delle strutture che sono state autorizzate, vere e proprie cubature chiuse su tutti i lati – sostengono i firmatari dell’odg -, è assolutamente inadeguato e deve essere aggiornato con celerità“. Il costo annuale per gli esercenti varia dai 4.567 euro per 25 mq ai 9.134 euro per 50 mq.
Anche qui, ora l’amministrazione dovrà valutare un ritocco, “sottoponendo a verifica anche tutti i canoni di occupazione di suolo pubblico di Chiaia, del Vomero e del Centro Storico che potrebbero non essere più adeguati alla luce dei valori di mercato e delle strutture autorizzate”. Gennaro Esposito ricorda: “Abbiamo un serio problema di giustizia fiscale, a pagare sono sempre gli stessi. Questo non va bene e ci costringe a non poter fare fronte ai servizi adeguatamente”.