NAPOLI – “Non è facile assegnare i beni confiscati, sia per le difficoltà di carattere burocratico e amministrativo sia per la carenza cronica di personale. È un problema enorme che abbiamo nelle amministrazioni comunali. Pensate al mio caso: amministro una città importante, grande e difficile come Giugliano, un territorio di 94km quadrati con 130mila abitanti. Ma il Comune ha solo 180 dipendenti”.
All’indomani della presentazione del rapporto di Libera contro le mafie che indicava passi in avanti sul fronte del riutilizzo dei beni confiscati alla camorra, queste parole di Nicola Pirozzi, sindaco di Giugliano, fanno tornare con i piedi per terra.
E sono andate dritte all’assessore regionale alla Sicurezza Mario Morcone. Il quale, da parte sua, ha rilanciato ricordando che la Campania è già “leader nel riuso e nella valorizzazione dei beni confiscati”. E ha precisato che “ci sono tante situazioni che ci piacerebbe veder decollare, con qualche sindaco un po’ più impegnato in queste attività che rappresentano un valore”.
Per questo Morcone ha lanciato un appello: “La Regione Campania è stata capace di mettere in atto un grande impegno nei confronti di un territorio che ha subito ferite profonde. È un percorso su cui dobbiamo lavorare ed insistere con l’aiuto di tutti perché è un modo di riappropriarsi di pezzi di territorio, di economia, di speranza, d’impresa che erano stati sottratti con il sopruso e con la violenza ma è anche un modo per far maturare dei concetti e un senso di appartenenza alla collettività che è alla base per un futuro diverso”.
“Il riuso e la valorizzazione dei beni – ha concluso l’assessore Morcone – sono una leva importante anche dal punto di vista economico, dell’innovazione, dei posti di lavoro per i nostri giovani: grazie a loro possono innescarsi delle opportunità che non possono essere tralasciate”.