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Napoli – Si è conclusa la ricognizione dell‘Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati nelle proprietà sottratte a soggetti ritenuti appartenenti al clan Moccia di Afragola, in provincia di Napoli, tra i quali figura anche la “storica” villa di via Rossini.
Il funzionario dell’Agenzia, insieme con i tecnici del Comune e agli agenti della polizia locale, hanno verificato lo stato di occupazione di dieci appartamenti, identificato gli eventuali occupanti, accertato le quadrature e lo stato di manutenzione.
Il controllo è anche servito ai tecnici comunali per valutarne la conformità urbanistica rispetto ai permessi edificatori e individuare, nel caso, opere abusive e la loro eventuale sanabilità nel rispetto delle norme vigenti.
Nei prossimi giorni, il funzionario effettuerà anche l’accesso a due terreni, uno in via Amendola, l’altro in via Rossini.
La verifica, che si è svolta senza alcun incidente, rappresenta l’atto finale di un lungo iter giudiziario che riguarda Luigi Moccia, iniziato nel 2018 con il decreto di sequestro di questi beni a lui riconducibili, confermato dalla Corte di Appello di Napoli nel 2021 e divenuto irrevocabile con la sentenza della Corte di Cassazione lo scorso 5 aprile.