Napoli – Nella società di oggi “credo servano avamposti educativi seri e attenti: nelle scuole, nelle strade, nel web, a sostegno delle famiglie nei quali sia concesso progettare a lungo termine”. Lo ha detto l’arcivescovo di Napoli monsignor Domenico Battaglia, al convegno ‘Giovani: una sfida educativa” alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale a Napoli.
“Credo che davvero ci voglia un esercito di educatori per presidiare i luoghi dei giovani, ma prima e soprattutto i luoghi degli adulti” ha aggiunto Battaglia in un passaggio del suo intervento. “Anche se investire in questa direzione può sembrare sprecare tempo e non avere risultati immediatamente visibili, ricordiamoci che educare è l’arte più difficile. Guardiamo all’albero: è vivo anche quando le foglie sono cadute perché sono le radici che gli danno vita. Insomma, è decisivo ciò che non si vede, non ciò che appare”. Battaglia ha poi esortato: “Costruiamo uomini e donne capaci di sfidare il futuro, perché ciò che noi insegniamo, e che soprattutto trasmettiamo oggi, la società lo ritroverà germogliato domani in una responsabilità che coinvolge il presente e il futuro. Le parole di cui dobbiamo tutti riappropriarci, accanto a educazione, sono responsabilità e credibilità perché questo è quello che ci chiedono i ragazzi”.