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I Comuni dell’area metropolitana di Napoli hanno tempo fino al 7 dicembre per accedere ai bandi della Città Metropolitana di Napoli su Cultura e Turismo, Sport e Tempo libero per complessivi 20 milioni di euro. Somme che rispondono ai due obiettivi strategici inseriti nel DUP 2025-2026 di “Sostenere lo sviluppo economico e sociale del territorio attraverso la riqualificazione dell’offerta turistica” e “Potenziamento e riqualificazione dei luoghi dello sport”, al fine di innescare un processo di miglioramento della qualità della vita nel contesto metropolitano agendo sull’attrattività turistica del territorio e sui fattori materiali e immateriali della cultura e dello sport, a cui il Consiglio Metropolitano, nella seduta del 27 novembre scorso, ha dato il via libero definitivo. Le amministrazioni comunali interessate potranno proporre progetti per la realizzazione e l’ammodernamento dei luoghi della cultura e di quelli destinati alla riqualificazione dell’offerta turistica (biblioteche comunali, auditorium, sale teatrali e cinematografiche, musei, gallerie d’arte, spazi espositivi permanenti, infopoint, per 9.376.000,00 euro) e degli impianti e spazi destinati allo sport e al tempo libero (impianti e spazi sportivi, campi da gioco, piste, piscine, palestre, parchi pubblici e parchi gioco, per 10.624.000,00 euro). Sono ammessi interventi di nuova costruzione o ampliamento di strutture esistenti, manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia e opere di restauro e risanamento conservativo, riqualificazione e/o riattivazione di spazi dismessi o inutilizzati, miglioramento dell’accessibilità e fruibilità dei luoghi, in particolare nei confronti di persone con disabilità fisica, sensoriale o cognitiva, interventi di impiantistica e di efficientamento energetico, forniture di attrezzature, allestimenti e arredi, ed altre forniture di beni durevoli connessi e funzionali ai lavori da realizzare e alla fruizione pubblica del luogo. I luoghi oggetto dell’intervento devono essere di proprietà del Comune richiedente o nella disponibilità dello stesso per un periodo non inferiore a 10 anni dalla data di presentazione della domanda.