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NAPOLI – La nomina di Peppe Russo, ex dirigente e capogruppo regionale del Pd, a presidente regionale completa il quadro dirigenziale di Azione, il partito di Carlo Calenda, in Campania e a Napoli.
 
Russo affiancherà Peppe Sommese, eletto segretario, alla guida del partito a livello regionale.
 
A Napoli, invece, la formazione di Calenda si affida al duo Marcello Tortora (presidente)-Francesca Scarpato (segretaria).
 
“Spero di essere all’altezza in una fase politica e storica dalle molte emergenze – dichiara Russo che è uno stimato medico ed è in prima fila anche nella lotta al CovidBisogna costruire risposte concrete. Basta chiacchiericci, basta eccessi di politicismo, basta schieramenti”.
 
Basta schieramenti significa che ‘Azione’ continua a sentirsi altro rispetto al centrosinistra napoletano che ha vinto le elezioni comunali 4 mesi fa?
 
“A Napoli si è presentata agli elettori una ammucchiata straripante. Ma, nonostante questo, nonostante la vittoria, non mi pare che il consiglio comunale e la coalizione brillino: basta fare riferimento alle Municipalità e alla Città Metropolitana”.
 
Come dire: Azione, a Napoli, ha sostenuto la candidatura a sindaco di Antonio Bassolino. E non sembra pentita.
 
“Dopo 4 mesi non voglio dare giudizi azzardati sul sindaco Gaetano Manfredi. Ma mi pare che finora si sia solamente sprecato del tempo”.
 
In settimana firmerà il Patto per Napoli da 1,3 miliardi di euro e solo ieri ha conquistato altri 400 milioni per la metropolitana: si potrebbe dire che il sindaco sia stato impegnato a costruire le precondizioni per avviare una nuova fase…
 
“Mi fa sorridere: non credo che prendere i soldi significhi costruire precondizioni. I soldi bisogna spenderli con progetti frutto di una visione strategica sulla città. E per averla bisognerebbe aver avviato un minimo di dibattito, di coinvolgimento, di partecipazione. Io, invece, avverto che tutto stenta. Che tutto rimane nell’ordinario”.
 
Decollano due diverse visioni di sviluppo tra De Luca e Manfredi…
 
“La discussione animata tra i due, per usare un eufemismo, non si capisce su cosa si basa. E le diatribe tra vertici, in questo modo, ruotando nel vuoto più plastico, non sono d’aiuto”.