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Autista sospeso per le critiche al traffico cittadino, al Comune di Napoli e alla Regione Campania: il sindacato di base è sceso in piazza, per protestare contro il provvedimento. Questa mattina una delegazione della Federazione Regionale Campania Usb – della quale il conducente è dirigente sindacale – si è radunata presso Parco Castello per manifestare solidarietà al lavoratore della City Sightseeing Napoli.

“La delegazione Usb – afferma una nota – si è poi spostata presso la sede della società City Sightseeing Napoli, in Via Paolo Emilio Imbriani, dova ha effettuato una breve sosta, ed infine si è fermata presso Palazzo San Giacomo, dove è stata ricevuta dalla segreteria dell’Assessora al Turismo ed alle Attività Produttive Teresa Armato, in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Napoli tutta, a cui ha consegnato la documentazione riguardante la contestazione disciplinare, le giustifiche e la punizione disciplinare inflitta al lavoratore”.

Secondo il sindacato, “la segreteria dell’Assessorato al Turismo, in un primo momento incredula e sbigottita, ha preso comunque l’impegno di approfondire la questione”. Della vicenda, a quanto risulta, si dovrebbe interessare l’assessorato comunale al Lavoro. Al momento, non si registrano commenti dell’azienda. L’autista è stato sospeso dal servizio e dallo stipendio per cinque giorni, dal 21 al 25 marzo scorsi, per una serie di post su Facebook. “Riteniamo – dice Marco Sansone dell’Esecutivo Confederale Regionale Usb – che quanto accaduto sia un precedente pericoloso. Se passa il concetto che chi, come libero cittadino, criticando un’amministrazione politica qualunque, possa subire conseguenze disciplinari nel proprio lavoro, rischiamo di accettare la censura d’opinione e la limitazione del diritto costituzionale che riguarda tutti i cittadini ed i lavoratori di questo paese”.

Tra qualche giorno, l’Usb farà partire un ricorso contro il provvedimento. “Andremo fino in fondo a questa questione, innanzitutto – spiega Sansoneperché l’eventuale opinione del lavoratore sospeso non attacca per nulla la società per cui lavora, ma soprattutto perché vogliamo che nessuno mai debba reprimere il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione, così come citato dall’articolo 21 della nostra Costituzione”.

Tra le altre cose l’autista del City Sighsteeing, il famoso bus rosso a due piani, aveva criticato “un’amministrazione comunale incapace di risolvere'” i problemi del traffico. L’azienda gli aveva contestato frasi offensive. Sul piano contrattuale, una presunta violazione degli obblighi del rapporto di lavoro, in relazione a norme che imporrebbero “l’astensione tanto dai comportamenti espressamente vietati dal codice civile, anche extralavorativi, quanto dai comportamenti contrastanti con i suoi doveri correlati alla sua attività svolta per la nostra azienda”. Nella lettera di contestazione, inoltre, gli si ricordava di rappresentare “in modo visibile, quotidianamente, la nostra azienda che per lo svolgimento della propria attività, necessita di autorizzazioni Regionali e Comunali, oltre che rappresentante di un Brand internazionale”.