L’ascensore di Monte Echia finalmente riaprirà al pubblico: consentirà di collegare l’area del lungomare da Via Santa Lucia, al belvedere di Pizzofalcone. Da domani martedì 9 aprile, dalle 7 alle 22, per chi sale, e 22.30 per chi scende, sarà possibile usufruire nuovamente di quest’ascensore. L’accesso è consentito a cittadini e turisti.
Stamattina, 8 aprile 2024, c’è stata l’inaugurazione alla presenza del Sindaco Gaetano Manfredi e dell’assessore alle Infrastrutture ed alla Mobilità Edoardo Cosenza. Era presente anche il direttore generale Francesco Favo, direttore generale di ANM che gestirà il servizio. Ente, che, per l’occasione ha coniato il biglietto commemorativo dall’inaugurazione di questa mattina.
Il biglietto sarà di 1.30 per i turisti, mentre i residenti delle zone limitrofe al Monte Echia potranno beneficiare gratuitamente di questo servizio. Questo successo è dovuto alla sinergia degli attivisti Cavaliere Vittorio Macina, Avvocato Enrico Marsiglia e Dottor Paolo Pantani che hanno promosso una raccolta di firme atta a questa miglioria.
Di particolare attenzione per il Cav. Macina è stata la cura delle aiuole pubbliche, che si accostano agli scavi della Necropoli. L’ascensore del Monte Echia è solo il primo passo del generale cambiamento della zona del Lungomare, i cui lavori sono già in agenda. Evidenti, infatti, sono i cantieri di Via Cesario Console e di Via Partenope.
All’ordine del giorno c’è il ripristino delle rampe di Pizzofalcone e la restaurazione di Villa Ebe che è stata vandalizzata ed incendiata, ed oggi inaccessibile. Potrebbe andare in affidamento, oppure sarà il Comune di Napoli a provvedere al ripristino dei luoghi.
Inoltre, è di grande attenzione anche il ripristino e l’accessibilità delle fontane dell’acqua ferrata, e ultima ma non ultima la riqualificazione di Via Generale Orsini.
“Erano vent’anni che i residenti non potevano beneficiare di quest’ascensore: tanti giovani non conoscono le bellezze di Pizzofalcone e dintorni, questa inaugurazione dev’essere il primo passo per una migliore vivibilità della zona“, conclude l’Avv. Marsiglia.