NAPOLI – Un’alleanza fra Comune, mondo del volontariato, terzo settore e Chiesa per dare risposte alle cosiddette nuove povertà e ai senza dimora. È questo il messaggio lanciato nel corso del convegno “Prendersi cura. La vita ai margini delle persone senza dimora” promosso da Per le Persone e la Comunità svoltosi a Napoli con la partecipazione, fra gli altri, dell’assessore comunale alle Politiche Sociali Luca Trapanese.
“I progetti vanno condivisi con chi lavora nel settore – ha detto il rappresentante della giunta Manfredi – e noi stiamo lavorando proprio con l’obiettivo di coinvolgere i diversi partner in una logica di squadra al servizio dei più deboli”.
I risultati che si stanno perseguendo sono un aumento delle unità di strada, dei posti in dormitorio, la predisposizione di un piano per aiutare i più deboli ad affrontare il freddo, e uno per mettere in campo importanti investimenti.
Ma esiste un problema oggettivo legato alla presenza in strada di circa 2mila persone per le quali occorre – è stato detto sia dall’assessore sia da Giuseppe Irace, segretario di Per – una risposta forte, di rete, e una visione d’insieme del problema utilizzando risorse umane e finanziarie. Una questione, quest’ultima, che “non è di decoro urbano, ma di dignità delle persone”, è stato affermato.
Nel corso del confronto che, per la Caritas, ha visto la presenza anche di suor Marisa Pitrella, direttrice dell’organizzazione nella Diocesi di Napoli, e dei rappresentanti della Asl Napoli 1 Centro che hanno ribadito la piena disponibilità a mettere in campo tutte le proprie risorse per garantire un’assistenza sanitaria adeguata, la rete “Per le Persone e la Comunità” ha insistito per la realizzazione di misure capaci di andare incontro alle esigenze primarie dei senza dimora, innanzitutto incrementando i posti letto a disposizione, ma anche aumentando i percorsi personalizzati di reinserimento.
“Tra 6-8 mesi verificheremo se i progetti in cantiere sono stati realizzati e chiederemo conto alle istituzioni del loro operato – ha detto Giuseppe Irace – Non ci accontentiamo delle parole, abbiamo bisogno che ad esse seguano i fatti: ne vale la dignità e il futuro delle 2000 persone che oggi a Napoli vivono in strada o nei centri di accoglienza”.
Nicola Campanile, presidente di Per, infine, ha aggiunto: “Partiamo da qui, da questa alleanza che ora finalmente si avverte: spesso è mancato un riferimento nelle istituzioni. Noi siamo disposti a dare il nostro contributo così come abbiamo fatto con il Patto Educativo”.