Napoli – Offrire assistenza in aeroporto ai bimbi gravemente malati e alle loro famiglie, che grazie ai voli finanziati da Flying Angels Foundation arrivano in Italia da tutto il mondo per raggiungere gli ospedali in grado di curarli. É questo l’obiettivo del progetto “Angeli Custodi”, promosso dalla Fondazione specializzata nel trasferimento aereo di bambine e bambini che necessitano di cure salvavita non disponibili nei loro paesi di origine, grazie alla collaborazione di ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) e di Assaeroporti.
L’assistenza del progetto “Angeli Custodi”, si aggiunge alle tutele già previste dal Regolamento comunitario 1107/2006 dedicato ai diritti delle persone con disabilità e delle persone a mobilità ridotta nel trasporto aereo.
All’iniziativa aderisce anche l’Aeroporto di Napoli, da sempre attento ai bisogni e alla tutela di tutti i passeggeri, in particolare fragili, cui è dedicato un team preposto alle assistenze speciali che se ne prende cura, dall’accoglienza in aeroporto fino all’imbarco a bordo.
Anche nello scalo di Napoli sarà quindi a disposizione una figura di riferimento in grado di fornire assistenza ai piccoli passeggeri dei voli finanziati da Flying Angels Foundation e ai loro accompagnatori, nel periodo di transito all’interno dell’aerostazione. Veri e propri “angeli custodi”, appunto, che potranno aiutarli ad affrontare eventuali situazioni di difficoltà, collegate alla loro particolare fragilità, ma anche al disorientamento dovuto alla prima esperienza di volo, alla scarsa dimestichezza con le procedure aeroportuali e alle barriere linguistiche. Supporto al check-in, accompagnamento al gate di partenza o all’uscita per l’incontro con i referenti delle organizzazioni non profit che li prenderanno in carico verso l’ospedale, transito, ritiro bagagli: sono alcuni esempi dei possibili interventi in cui la disponibilità di un contatto diretto, preventivamente e puntualmente attivato da Flying Angels, può rivelarsi strategica e risolutiva di possibili criticità.
“Nel 2021 abbiamo aiutato complessivamente 229 bambini da 21 paesi del mondo. 55 di loro sono transitati in 7 aeroporti italiani, per raggiungere le strutture ospedaliere in grado di offrire loro cure salvavita. Viaggi estremamente complessi, sia dal punto di vista emotivo che da quello pratico – spiega Mauro Iguera, presidente di Flying Angels Foundation. – Per questo abbiamo portato all’attenzione di ENAC, di Assaeroporti e dei gestori aeroportuali italiani l’esigenza di avere degli “angeli custodi”, che potessero rendere il transito in aeroporto un’esperienza più agevole e meno stressante per i piccoli e per le loro famiglie. Grazie alla collaborazione di questi partner preziosi, che da subito hanno supportato l’idea, da oggi sarà garantita un’assistenza più puntuale per ogni bimbo e mamma in arrivo. L’auspicio è che questo progetto possa diventare un modello da esportare anche a livello internazionale, presso hub aeroportuali strategici per la nostra Fondazione, quali, ad esempio Addis Abeba, Casablanca, Istanbul”.
“Gli aeroporti sono luoghi di accoglienza per definizione e oggi, più che mai, siamo tutti chiamati a dimostrare concretamente solidarietà e vicinanza a bambini che non hanno accesso alle cure mediche necessarie a garantir loro un futuro” commenta Roberto Barbieri, Amministratore Delegato di GESAC.
Al progetto hanno aderito 28 aeroporti, ovvero gli scali di: Ancona, Bari, Bergamo, Bologna, Brindisi, Cagliari, Catania, Comiso, Crotone, Firenze, Forlì, Genova, Lamezia Terme, Milano Linate, Milano Malpensa, Napoli, Olbia, Palermo, Pisa, Reggio Calabria, Salerno, Torino (associati a Assaeroporti) e di Roma Fiumicino, Roma Ciampino, Venezia, Treviso, Verona, Brescia (associati a Aeroporti 2030).
La realizzazione del progetto “Angeli Custodi” si concretizza nell’anno in cui Flying Angels Foundation festeggia il suo decimo anniversario: 10 anni di voli salvavita, che hanno permesso alla Fondazione di raggiungere e aiutare circa 2200 bambini gravemente malati in più di 70 paesi, finanziando oltre 4100 biglietti aerei e percorrendo quasi 10 milioni di miglia, l’equivalente di quasi 400 giri del mondo.