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Napoli – “Sono sconvolto. Sto vivendo questa notizia come se fosse una tragedia familiare. Ci si impegna tanto a fare del bene per i detenuti e poi ci si trova di fronte a commentare qualcosa del genere. Aspettiamo, ovviamente, l’esito delle indagini e lo facciamo con fiducia sperando che il garante possa chiarire la sua posizione e dimostrare la sua estraneità ai fatti”.

E’ affranto Samuele Ciambriello, garante campano dei detenuti, che così ha commentato la notizia dell‘arresto i Pietro Ioia, accusato di aver introdotto droga e telefonini in carcere in cambio di soldi.

“La notizia di stamattina mi ha lasciato attonito. Ho piena fiducia nella magistratura che, già dalle prossime ore, con gli interrogatori di garanzia sarà chiamata a valutare il quadro accusatorio. Spero che, in questa circostanza o nelle future fasi, Pietro Ioia riesca a dimostrare la sua estraneità ai fatti. Intanto, la mia posizione non può che essere orientata verso la presunzione di innocenza.
L’arresto del Garante di Napoli non deve delegittimare o sminuire l’operato di tutti noi Garanti, regionali, provinciali e comunali: il Garante è una figura istituzionale, che viene eletta o nominati dai rispettivi Consigli. Questo episodio non può e non deve compromettere il lavoro di chi, ogni giorno, si muove nella direzione di garanzia dei diritti dei detenuti. Garantire i diritti non equivale assolutamente a rendersi complici. Accanto alla correttezza individuale di ognuno è necessario mostrare anche una correttezza istituzionale, questo soprattutto per garantire una tutela più soddisfacente e, quindi, impedire che alle esigenze dei detenuti si risponda con l’illegalità“.