E’ stato fatto oggetto di una pioggia di insulti sui social l’Arcigay e il suo presidente Antonello Sannino dopo la presentazione, in Procura a Napoli, di un esposto contro i contenuti del libro “Il mondo al contrario” del generale Roberto Vannacci. A renderlo noto è un comunicato a firma di Massimo Arcangeli, membro dell’ufficio di presidenza Antinoo Arcigay Napoli.
“Il 2 maggio scorso abbiamo presentato alla Procura di Napoli come Antinoo Arcigay, associazione presieduta da Antonello Sannino, – si legge nel comunicato – un esposto contro Roberto Vannacci per i contenuti del libro ‘Il mondo al contrario’, veicolo di propaganda di idee, azioni, attività e comportamenti intollerabili per una società civile. Lo abbiamo fatto, in un momento in cui l’estrema destra ha rialzato pericolosamente la testa in Italia e in Europa, fiduciosi in uno Stato che non può consentire a nessuno, tantomeno a un esponente delle Forze Armate, il diritto di rivendicare sentimenti di odio e di disprezzo nei confronti di minoranze giudicate ‘non normali’, con inequivocabile riferimento alle comunità LGBTQIA+”.
“All’indomani della presentazione dell’esposto contro il generale Vannacci – spiega il comunicato dell’Arcigay – abbiamo diffuso la notizia su vari account social, e la risposta è stata una gragnuola di insulti, indegni di qualunque confronto civile, anche il più aspro, su temi eticamente e democraticamente sensibili come l’inclusione e il diritto alla non discriminazione. Lo stesso scrivente, negli ultimi mesi, è stato investito da un’ondata d’odio senza precedenti, fino alle minacce di morte, tra cui ‘Te ne devi andare dall’Italia, tu e tutti i depravati come te, prima che apriamo la caccia… meglio che lo fai con le tue gambe da in piedi…’ ma non solo.
E tra i commenti violenti postati, scrive ancora l’Arcigay, ne figura anche uno scritto da “un ufficiale in servizio permanente effettivo presso l’esercito italiano”.
“A tutto questo – conclude la nota – che paventa il rischio di farci ripiombare in un passato, neanche troppo lontano, sempre più riemergente in tutta la sua violenza cieca e sopraffattrice, opponiamo la riaffermazione dei principi dello Stato democratico, fondato ed edificato sui valori della Costituzione”.