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E’ stato, per il momento, rinviato lo sfratto di una donna di 70 anni, affetta da diverse patologie, che vive in un alloggio del Comune di Napoli. La donna dovrebbe lasciare l’immobile di proprietà dell’ente che occupa nel quartiere del Vomero perché, come riferiscono in una nota Sportello per il Diritto all’Abitare, Rete No Box e Rete Set, ha accumulato una morosità di circa seimila euro, maturata dieci anni fa quando si ritrovò senza reddito al seguito della morte del marito. Ma poi la donna – dicono ancora le associazioni – ha ripreso a versare i canoni di locazione, con la volontà di procedere al pagamento, attraverso una rateizzazione, dell’insoluto. Intanto la vicenda è finita in tribunale. La vicenda è stata affrontata nel corso di un tavolo di confronto delle reti sociali e dello sportello per il diritto all’abitare con l’assessore alle politiche sociali Trapanese che “insieme alla concreta presenza di un picchetto antisfratto ha aiutato oggi ad avere un rinvio al 9 aprile“, si legge ancora nella nota. “Un rinvio utile anche per la valutazione di tutta la documentazione, legale e sanitaria, che è stata messa in disponibilità dell’amministrazione“. “Ma urge sanare questa situazione“, ribadiscono le associazioni “anche perché nell’attuale mercato immobiliare privato della città“, tantissime persone non hanno la possibilità di trovare soluzioni alternative.