L’USB ha proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti della ditta impegnata nelle pulizie dei locali, stazioni e mezzi ANM.
Le motivazioni alla base dello stato di agitazione sono il mancato pagamento dello stipendio di agosto.
La società FCF ha comunicato in data odierna ai propri dipendenti che sarà erogato un acconto pari al 50% delle retribuzioni relative alla mensilità di Agosto 2023, senza prevedere la data dell’eventuale saldo.
Una situazione pesante per i circa 290 lavoratori dell’appalto, molti dei quali part-time, con stipendi mensili che difficile superano i 600 euro.
Parliamo di operai ed operaie – attualmente in cassa integrazione e spesso privi delle necessarie attrezzature di lavoro – che guadagnano una cifra di sette euro lordi l’ora e fanno fatica a mettere insieme il pranzo con la cena a causa del caro vita registrato nell’ultimo anno e mezzo.
“Come USB lavoro privato rivendichiamo il pagamento immediato di tutto lo stipendio e chiederemo alla committenza – ANM SPA – di vigilare ed eventualmente di rispondere delle inadempienze della ditta che ha in appalto, procedendo al pagamento in surroga come previsto per legge.
Ribadiamo, infine, la necessità di re-internalizzare i lavoratori ed i servizi di pulizia nelle partecipate comunali, così come avvenuto nella pubblica amministrazione, con l’obiettivo di innalzare la qualità del servizio stesso e tagliare le spese, in linea con i principi che governano l’azione amministrative ossia i principi di efficienza ed economicità”.
Lo stato di agitazione proclamato dalla USB a seguito del mancato pagamento degli stipendi inizia a dare i primi effetti.
Il conducente dell’autobus una volta terminato il turno serale, giunto alla rimessa deve consegnare il mezzo ad un autista della ditta di pulizia che provvederà a rifornirlo, pulirlo e rimetterlo negli appositi stalli per la successiva uscita mattinale.