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Napoli – Una breve intervista a La Gazzetta dello Sport per parlare del suo Napoli. Alessandro Siani ha parlato al quotidiano milanese del passato, del presente e del futuro del club azzurro. Qualificato matematicamente alla prossima Champions League e in lotta con la Juventus per il terzo posto, sulla stagione della formazione di Luciano Spalletti pesa l’onta di non aver lottato fino alla fine per il tricolore. 

AncelottiNon posso assolutamente credere che le curve abbiano esonerato Ancelotti o abbiano mai in qualche modo scelto quello che deve essere o non essere l’allenatore del Napoli. Non è il compito degli appassionati, non sono chiamati a fare la formazione o a determinare le strategie societarie. Si dice sempre che quando il talento incontra l’occasione nasce un successo strepitoso. A Napoli negli ultimi anni non sono mancati talenti, come Ancelotti, e occasioni, eppure è mancata la vittoria: bisogna fare qualcosa di più per cercarla.

ScudettoSiamo un popolo che alle delusioni reagisce di pancia, ecco perché c’è stata contestazione in occasione della partita con il Sassuolo, nonostante la vittoria. Però, il cordone ombelicale che c’è tra questa squadra e i suoi tifosi è unico ed eterno, non si spezzerà mai. Non è retorica dire che la forza di una squadra come il Napoli sono i tifosi, è semplicemente la sacrosanta verità.

MertensSpalletti ha trovato in Mertens un calciatore fondamentale nel momento più delicato della stagione. Per me un belga che chiama il figlio Ciro deve rimanere a Napoli per tutta la vita. Sono certo che qualcuno starà pensando di chiamare il proprio figlio Dries e magari un giorno a scuola Ciro Mertens e Dries Esposito saranno compagni di classe. Sarebbe meraviglioso.